Le origini romano tardoimperiali cristiane di Costantinopoli – la seconda Roma- declinano già nella toponimia successiva una lunga storia, dalla Bisanzio imperiale d’oriente alla turca Istambul: la matrice dominante rimane l’opulenza incantata delle basiliche come Santa Sofia di cui l’artista carpisce l’essenza, l’uso dell’oro musivo nel senso religioso-simbolico di potere terreno e spirituale, ma saggiamente rifugge l’uso della foglia d’oro e illumina di bagliori aurei la materia povera dell’argilla, l’ocra del mattone, la lastra di marmo, affidando all’uso dei bianchi l’effetto ottico di galleggiamento della cupola sostenuto dalla forza della luce.
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celeste,
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