"Senza titolo"
Le immagini che descrivono il mondo vengono recapitate a noi attraverso media come televisione o internet; il ritratto che ne deriva risulta incompleto e sfasato, celato o censurato.
La mia ricerca visiva prende come riferimento luoghi reali divenuti virtuali, in questo percorso le interferenze della comunicazione si ricompongono in paesaggi della mente in cui la figurazione lascia spazio a un'astrazione a tratti onirica.
Si generano così visioni mutevoli e instabili all'interno delle quali si aprono rinnovate possibilità di esplorazione quasi a sopperire una mancanza di senso.
Il progetto si prefigge di sondare come la mente riesca a costruire parti mancanti di senso, crei limiti e passaggi nascosti, generi relazioni tra le informazioni in modo da cercare una nuova intuizione, una visione ottimale che cerchi di definire al meglio la decodifica della realtà.
Il lavoro prende forma tramite una pittura che ridefinisce i confini di un mondo composto di superfici liquide e contaminate, rocce geometriche e corrose, parti di edifici confusi tra le strutture di un paesaggio innaturale. Forme reali si uniscono a umori informatici per richiamare realtà altre definite da principi e consistenze estranei.
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