TITOLO Patamacchina “Il Guarisci Pensiero ovvero come tutto si dissolve con un soffio di vento prof
Dopo una riflessione attiva condotta da più di dieci anni di lavoro, coniugando arte e sensibilizzazione ambientale, matura la voglia di dare vita ad esperienze alternative possibili attraverso Le Patamacchine, oggetti sospesi tra realtà e nonsense. Si apre un nuovo orizzonte di lavoro sullo scarto tecnologico causato dall’obsolescenza programmata, riabilitato prima di diventare rifiuto in discarica, che diventa oggetto di indagini collettive, da cui emergono bisogni e sogni contemporanei. E’ a questo punto che il lavoro delle artiste, da progettazione partecipata con la collettività, si concretizza nella messa in opera: oggetti d’uso comune nel recente passato tecnologico, complementi d’arredo domestico, parti meccaniche e congegni elettronici di recupero vengono assemblati e trasformati in installazioni capaci di attivare con ironia meccanismi di riflessione sull’impatto dell’espansione imperante delle tecnologie sull’ambiente e le relazioni umane.
La macchina non si offre alla mera contemplazione ma si aziona con l’interazione del fruitore, attivando così il senso dell’opera fondato nel rapporto cinetico con lo spettatore attivo.
La trasformazione prodotta dalla macchina consente di annullare tutti gli influssi negativi che angosciano l’uomo contemporaneo. Nella magia lucana la fascinazione (o fascinatura o affascino) rappresenta lo stato in cui potenze maligne si impadroniscono di una persona e conducono i suoi pensieri e le sue forze a uno stato di assoluta negatività.
Il Guarisci Pensiero è la declinazione contemporanea dei rituali utilizzati dalle fattuchiere lucane per guarire “gli affascinati”. Il sofisticato dispositivo convoglierà i nostri sensi attivando una piacevole stimolazione olfattiva, capace di esorcizzare le negatività.
L’assemblaggio meccanico è costituito prevalentemente da una sedia da ufficio, un casco antinfortunistico collegato ad una macchina aerosol in una teca di plexiglass, che si aziona, insieme ad un sistema luminoso e ad una macchina per cappuccino che nebulizza talco, grazie al pedale di un organo.
Le Patamacchine sono sensibili. E, pur vivendo il futuro, conservano la nostalgia e la memoria dei tempi che non sono più. Come ogni macchina che si rispetti l’opera è dotata di un pannello di istruzioni illustrate fruibili da tutti e corredata da una dedica. Il Guarisci Pensiero è dedicato all’umile, umanissima storia del popolo lucano e a tutti quei rituali che i predecessori hanno messo in atto per guarire magicamente la fascinazione. Nella magia lucana la fascinazione rappresenta lo stato in cui potenze maligne si impossessano di una persona e conducono i suoi pensieri e le sue forze a uno stato di assoluta negatività. Racconta Ernesto De Martino in Sud e magia che a Colobraro, magico paese in provincia di Matera, per far guarire dalla fascinazione, la fattucchiera procedeva in questo modo:
prendeva in silenzio dalla dispensa nove pizzichi di sale;
prendeva dal focolare tre tizzoni accesi;
versava tutto in una bacinella d’acqua;
vi immergeva la mano sinistra;
poneva la mano sinistra sulla fronte del fascinato e recitava uno scongiuro.
Il Guarisci Pensiero vuol essere una riedizione futura di questi rituali. E se pure, sulla testa di chi è abbattuto da cattivi pensieri, nessuna mano potente si posa a guarire ogni cosa, grazie ai misteriosi e profumati meccanismi di questa Patamacchina, potremo far rifiorire quell’ordine magico del mondo che purtroppo non riusciamo più a cogliere.
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