Métis
Mètis è un video che vede come protagonista l’essere umano che si spinge a sfidare l’ ignoto attratto dalla propria Itaca. E’ il racconto di una sfida che prende forma di un viaggio. L’interesse va al percorso ,ciò che sta tra un punto e un altro punto geografico o psicologico, ciò che sta tra l’ attimo stesso in cui si parte e la meta. E’ un nonluogo dove abbandonato ciò che c’era prima si entra nello spazio nuovo in cui l’ istinto di sopravvivenza esercita la sua pressione. Mètis è un richiamo alla mitologia greca sull’intelligenza di chi esplora la realtà sconosciuta e trova vie d’uscita attraverso l’intuizione . Il mio interesse va al corpo dei protagonisti perché il corpo, con il suo movimento nello spazio rende visibile ogni forma di adattamento , flessibilità, imprevedibilità, adeguamento, polimorfismo, mètis appunto. Non c’è spazio per il pensiero in questo viaggio faticoso ma spazio per un corpo pensante in ogni sua cellula capace di aderire solidamente alla realtà in maniera“complice”,duttile,camaleontica.
I performers che hanno lavorato per questo progetto sono già viaggiatori, migranti in ricerca della felicità , abili nel colpo d’occhio e nella plasticità consapevoli sulla misteriosità della vita dove la meta può materializzarsi in maniera imprevedibile o talvolta sfuggire ,come anche essere perennemente inseguita.
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