IN-FINITI OVVERO IL CORPO RISCRITTO NEGLI SPECCHI
Il progetto fonde due scoperte: i raggi X e il caleidoscopio.
La prima ci permette di ampliare la percezione visiva rivelando la struttura interna della materia, che finisce però col relegare il corpo all’ambito medico, come un insieme di organi e ossa.
La seconda etimologicamente è un oggetto per scoprire il bello, attraverso un sistema di specchi che diffrangono e riflettono le immagini in un tubo, creando giochi di forme geometriche .
L’intuizione nasce dal bisogno di riabilitare le immagini scartate di corpi, perché imperfetti, malati o diversi, e riscoprirle attraverso un gioco tanto scientifico quanto meraviglioso.
L’installazione si compone di 9 macchine interattive, strutture caleidoscopiche attraverso cui spiare le immagini di scarti radiografici montati su dischi mobili. Il meccanismo azionato dal fruitore attiva un gioco di riflessi, lo sguardo attraversa il corpo radiografato per lanciarsi nello stupore di una giostra colorata, in cui i frammenti corporei mutano riscrivendosi in composizioni geometriche sorprendenti.
Un corpo riscritto con parti di corpi scartati, che scavalca l’estetica per farsi simbolico e universale, in continua evoluzione come i canoni di bellezza. Un corpo che si riconosce attraverso lo sguardo altrui, riscoperto come il luogo originario dello stupore e del sogno che nascono solo con l’apertura al mondo.
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