Pronto? Ovvero grondaie senza telefoni

Pronto? Ovvero grondaie senza telefoni

Installazione, Politico/Sociale, Gioco, Fantasia / Visionario, Materiali vari, 100x300x100cm
Dove un tempo c’era il telefono senza fili ora c’è una grondaia che si trasforma in ponte, tra un appartamento e la strada. E dove scorreva la pioggia ora scorrono parole e suoni domestici. Da una casa alla strada, dal privato al pubblico e una grondaia come strumento per il futuro, quando il linguaggio sarà diverso.
“Il citofono del futuro” è un gioco di ritrovamento fisico del mondo a dispetto della realtà virtuale che insidia le esperienze della quotidianità.
In quanto mezzo di comunicazione, “Il citofono del futuro” nasce per favorire l’incontro e l’integrazione.
L’opera è stata realizzata dal collettivo in occasione del Festival d’arte contemporanea Estetica del virtuale-Arte-Relazioni-Città, tappa di un importante progetto artistico Arteintransito, per riflettere sulla città contemporanea sia come luogo legato a identità e tradizione che come flusso in continuo movimento di idee, reti e relazioni. Il materiale rigorosamente di recupero persegue la modalità operativa degli artisti, che da dieci anni rianimano oggetti usati rivalutando l’ormai inflazionato ready made alla luce della eco-sostenibilità. L’installazione prevede un coinvolgimento plurisensoriale del fruitore, sia adulto che bambino, in un gioco che capace di materializzare le emozioni ai passanti, invitati ad aprire gli sportellini dei tubi fucsia, arrampicati fino alle finestre. Lo spettatore sente gli odori e ascolta i suoni, instaurando una relazione coinvolgente e leggibile da tutti, tanto immediata quanto profonda.
Le grondaie a disposizione sono 2 e ciascuna ha una doppia biforcazione: una per adulti e l'altra per bambini.

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