Ora noi conosciamo la cura con cui il racconto fallico è celebrato. Erroneamente nel concetto edipico. Nella vita vera invece è cosa diversa: l’amore, la cura di madre a figlio o meglio ed anche madre a figlia. Tra questi nella menzogna s'instaurano una serie di concetti brutalizzanti, falsi e storicamente (psicologicamente) errati: la nostra società volgarizzata, in una serie predeterminata di concetti, atti a separare il rapporto madre figlio, dalla e nella madre stessa, nella donna stessa, prima rea, poi funzione relegata a funzione, come sperimentiamo tutti i giorni, spezzando quel “segreto” stesso, affatto sessuale ma che è il nutrimento, dono. Queste parole indicano come –nutrimento- non lo spirito o metafore di questo, ma l’origine semmai di questo come simbolo, ossia è il cibo “vomitato” masticato e donato (da bocca a bocca). Ma non è questo di cui noi qui ci possiamo occupare, non del lamento, semmai della guarigione. E questa per quel che mi riguarda è compiuta con un concetto semplice, pratico e di cui la natura sovrabbonda, la verità semplice delle cose, l’osservazione colta. Infondo quello che cercano gli amanti quelli che cercano d’amarsi, è solo un rapporto di verità nella menzogna delle consuetudini. Una lotta disperata a stabilire ordine: fare ordine nel caos dell’inverosimile. Nella foto cani giocano nella bassa marea. Si spingono al confine della ragione ed oltre sperimentano territori nuovi, territori che saranno di caccia. (Qualora ne avrete voglia, ingrandite al massimo con lo zoom e godetevi l'azione dei cani)
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celeste,
Commenti 8
ciao Mich!
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