Rendering The City

Rendering The City

La parola Rendering è entrata nel linguaggio comune per definire la creazione di un’immagine virtuale a partire dalla descrizione matematica di un luogo non ancora esistente nella realtà.
L’impiego del rendering nella progettazione architettonica è diventato pratica comune e punta a dare una rappresentazione il più realistica possibile di un progetto, a uso e consumo di investitori e committenti. Le tecniche di utilizzo del colore e delle ombre permettono ormai una tale precisione di dettagli che l’impressione è quella di conoscere per filo e per segno la natura di un progetto, ancor prima della posa della prima pietra. Ma questa è spesso soltanto un’illusione.
Nei rendering, la presenza umana viene collocata a scopo rappresentativo, per suggerirne l’importanza all’interno del progetto. Quando i numeri e i segmenti diventano cemento e cristallo, però, non sempre le persone che vivono la realtà di quei luoghi riescono a trovare un contatto con questi spazi che sembrano rimanere imbrigliati in una dimensione virtuale.
In quest’ottica, Rendering the City vuole ridare concretezza alla rappresentazione della città attraverso la fotografia. Soggetti delle immagini sono sia i nuovi spazi sia la presenza umana che li abita trasformandoli in realtà tanto lontane quanto fedeli ai progetti originali. Ne emerge un rapporto, fra architettonico e umano, fatto di stupore, silenzio e vuoto non colmato. Le immagini diventano tasselli di realtà e, dialogando le une con le altre, restituiscono una chiave di lettura comune del vivere la città contemporanea.


Questo progetto vuole rendere evidente quanto le immagini degli spazi abitativi utilizzati a fini promozionali non descrivano una realtà, ma la simulino. Il confine tra realtà e simulacro della realtà è labile e ci si perde in un limbo artificiale che rende difficile alla progettazione architettonica creare spazi veramente efficienti e utili per le persone che dovranno abitarlo quotidianamente.
L’obiettivo di Rendering The City è riportare l’attenzione sull’osservazione del mondo per com’è, nella sua concretezza, senza alcuna manipolazione digitale. Attraverso l’analisi di immagini reali, vuole spronare progettisti e semplici cittadini a riappropriarsi della realtà in cui si muovono e a non farsi aggiogare dalla sua rappresentazione.

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Commenti 3

GIULIART
12 anni fa
GIULIART Artista
vedo troppo cemento , vedo poco verde ,
per fortuna dal 1992 ci dovrebbe essere un albero per ogni nato ,
non mi sembrano previsti come
dovrebbe essere . o sbaglio ??
comunque sono necessari , non vi pare ??
Souad Nasr Makhoul
12 anni fa
very nice!
Vittorio Comi
12 anni fa
Vittorio Comi Artista
grande idea e grande progetto speriamo V........però non si dice!!

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