Kiosks & temporary Pavilions

Kiosks & temporary Pavilions

Installazione, Architettura, Paesaggio, Legno, 320x450x320cm
a) Descrizione e analisi dei problemi e del contesto relativi ad una specifica comunità, area o popolazione
Il cambiamento del mondo del lavoro incide sugli stili di vita, sulle motivazioni individuali, sull’idea di spazio pubblico, sul concetto stesso di collettività,
…. Cambia il lavoro, cambia la città….
Intorno a questa istanza, Reporting System ha costruito per Future Cities il progetto di public art Kiosks & temporary Pavilions. La città che immaginiamo è concepita e progettata per offrire flessibilità e prossimità, in un’idea dinamica di sussidiarietà pubblico-privato, che comprende anche nuove possibilità e soprattutto nuove piattaforme di visibilità per introdursi nel mercato lavorativo.
Kiosks & temporary Pavilions prova ad immaginare di rivitalizzare in un’ottica creativa e contemporanea i tradizionali mestieri, attraverso la combinazione fra auto- promozione e riconoscimento pubblico.
La città a cui ci si riferisce è la Milano del prossimo futuro, luogo di sperimentazione di nuove concezioni del vivere e dell’abitare.
b) Descrizione della strategia e soluzione progettuale.
Reporting System intende sottoporre all’attenzione dell’ amministrazione della città di Milano la proposta di avviare un programma di sostegno ai mestieri in un’ottica nuova studiata per offrire risposte alle domande della città e della società contemporanea e per incrementare la domanda/offerta di lavoro nell’area metropolitana, rivolgendosi a tutte le fasce sociali e generazionali.
Il progetto si propone molteplici obiettivi, da quelli più specificatamente legati al lavoro a quelli della coesione sociale e del dialogo interculturale, offrendo una risposta creativa alle variabili più complicate che interessano lo spazio pubblico.
Il progetto richiede l’elaborazione di un bando pubblico per l’assegnazione temporanea e a rotazione di Kiosks & temporary Pavilions.
Il programma intende favorire forme di associazionismo e micro impresa e si riferisce a gruppi sociali che si identificano per differenti caratteristiche: l’appartenenza nazionale o sopranazionale, la categoria professionale, il genere, l’età ed altro.
Fulcro dell’attività sono i Kiosks & temporary Pavilions, piccoli padiglioni concepiti come luoghi che aspirano a diventare amici, frequentati da gente con cui intrecciare relazioni, presenze rassicurante nel quartiere, nel rispetto della legalità. Si offre lavoro full time, part time, last minute (sartoria, ricamo, servizi edili o di pronto intervento, baby sitting, assistenza alla persona, styling, catering , animazione), il tutto nel rispetto delle culture e delle tradizioni di appartenenza dei proponenti. Possono essere intesi come vetrine di rappresentanza di attività che si svolgono altrove o come sedi di quartiere per il volontariato, lo scopo è comunque quello di rendere fisica la loro presenza, supponendo che ciò contribuisca a rendere più ampia e competitiva l’offerta di servizi e più articolata la rete di relazioni sociali a vantaggio della comunità.
Il programma è regolato in base alle vigenti norme che regolano il mondo del lavoro e l’occupazione di spazio pubblico, intendendo così da un lato offrire un opportunità a chi ne ha bisogno dall’altra di regolarne l’esistenza.
L’ente pubblico promuove la formazione di liste di cittadini richiedenti a cui saranno, volta per volta, assegnate le postazioni.
I piccoli padiglioni saranno progettati in uno stile uniforme affinché sia riconoscibile il piano in cui rientrano, ma sarà lasciato all’iniziativa degli occupanti stessi curarne l’aspetto esteriore ed il giardino pensile situato sul tetto. Col tempo in città si aggiungeranno sempre nuove postazioni sparse qui e la riconoscibili per la struttura ma tutte in apparenza diverse, contribuendo al disegno esteriore e sostanziale della città.
Il sistema costruttivo dei padiglioni si basa su una filosofia sostenibile e un codice etico, utilizzando solo materiali naturali come il legno, limitando così l’impatto sull’ambiente. Una soluzione per la costruzione può essere l’utilizzo di assi di legno di recupero, questo permetterebbe un abbattimento notevole dei costi e rientra in una pratica di riciclo e riutilizzo di materiali di scarto oppure materiali rinnovabili coltivati con metodi ecologici.
La forma di queste strutture richiama quella delle torrette medievali, coprendo una superficie totale di circa 10 mq. Ha un ingresso che tiene presente della regolamentazione dei requisiti ritenuti indispensabili per l’accessibilità dei disabili. Il tetto viene pensato appositamente per contenere piante e diverse specie di fiori.
L’interno viene lasciato vuoto per offrire la possibilità all’assegnatario di arredarlo secondo la propria attività e i propri gusti, seguendo però dei criteri stabiliti nel bando.
Un’ampia finestra posta nella parete opposta all’ingresso, illumina lo spazio con una luce naturale, in alternativa si utilizza una illuminazione a energia solare o con tecnologia ecosostenibile.

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