Ciao Gianfranco ti ringrazio tanto per questo commento bellissimo e centrato, non avrei potuto dire meglio di te ciò che sta alla base di quest'opera. Esatto, la sedia uscendo dalla sua funzionalità evoca altro, eccede la sua presenza. Grazie per esserti soffermato a guardare e commentare.
Buona serata!
L'oggetto assume sempre qualcosa di sorprendente,di irriducibile,di epifanico quando l'uomo nè è distante,lontano,fuori campo: è come se non assolvesse al suo "destino" che è quello di essere funzionale -in questo modo risulta opaco di senso,divorato dalla sua precisione allucinata,irreale nella sua assoluta realtà e illuminato da una luce irridescente che lo fà apparire di una alterità radicale:eccede nella sua presenza. Ed è qui che l'assenza si fà fantasmatica,spettro immaginifico che ogni sera,alla stessa ora, occupa la vecchia sedia di legno dei nonni.Complimenti!
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Commenti 4
Buona serata!
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