Rigenerazione del quartiere Le Piagge
1- IL CONTESTO
Le Piagge è un quartiere della frazione di Brozzi, che sorge nella periferia ovest di Firenze. Un’area significativa, ma sconnessa e trascurata; non lontana dal centro storico, è potenzialmente pregiata e appetibile per localizzazione, ma allo stesso tempo degradata e inquinata per la scarsa qualità dei processi di urbanizzazione e crescita.
LA STORIA - Il primo progetto di espansione edilizia della zona risale al piano regolatore fiorentino del 1962, che prevedeva un quartiere modello per circa 14.000 residenti. Il progetto venne però abbandonato a causa di alcuni imprevisti. L’interesse per la zona delle Piagge si risvegliò all’inizio degli anni Ottanta, quando il comune di Firenze si trovò ad affrontare un’improvvisa emergenza abitativa. La frettolosa lottizzazione diede come risultato un quartiere disgiunto da quelli storici vicini, dalla viabilità anomala e senza servizi di alcun tipo. Nel 2004 Giancarlo De Carlo elaborò il Progetto Guida per il riassetto complessivo dell’intero insediamento delle Piagge. Tra gli interventi compaiono la riqualificazione dell’insediamento abitativo “Le Navi”, la realizzazione di una stazione ferroviaria, il recupero dell’area dell’ex inceneritore e una nuova viabilità. Del piano di De Carlo è stato però applicato soltanto l’80%, il restante 20%, ossia i campi da golf, il parco, le residenze per ragazzi, i negozi e la nuova viabilità sono rimasti inapplicati.
LA SITUAZIONE ATTUALE - L’immagine degli edifici è complessivamente decorosa ma il totale disordine nell’aspetto generale, nei rapporti, nei volumi, negli spazi collettivi e nei sistemi dei collegamenti, scoordinati e disorganizzati, comporta la completa assenza di carattere urbano e di identità. Il quartiere è strutturato per fasce parallele - la via Pistoiese, la ferrovia, il fiume - poco o nulla comunicanti tra loro, con una viabilità interna che tende a rigirare su sé stessa tornando sempre sulla via principale. Mancano così sia il collegamento tra i nuclei edificati, sia la continuità dei percorsi e degli spazi aperti, mentre domina un isolamento generalizzato. Nell’area che si affaccia su via San Donnino è presente inoltre un lago, la cosiddetta “Palude”, incastonato tra le abitazioni delle Piagge; si tratta di una breve emersione della falda di cui abitanti e associazioni chiedono da anni una riqualificazione, con la realizzazione di un parco.
2- IL PROGETTO
E’ proprio da qui, dalla vegetazione preesistente e dal lago, che trae origine il nostro progetto: natura come cuore dell’intervento. Le aree edificate, che occupano una minima parte del lotto, realizzano una sintesi tra forma naturale e forma artificiale, creando un tutt’uno con la massa amorfa naturale, pur basandosi su una matrice geometrica. Tessuto puntuale e modulo del quadrato caratterizzano l’intero progetto. In un rapporto di pieni e vuoti, l’area non edificata è pensata come zone verdi e luoghi comuni che mettono in continuità spazio pubblico e privato. Soprattutto nell’area dell’abitato, vengono ripresi il ritmo degli edifici e la complessità delle città gotico-medievali, uniti al tema della scomposizione di forma e di colore. I materiali non sono raffinati e perfetti ma poveri e naturali; quegli stessi materiali che noi al giorno d’oggi scartiamo riguadagnano valore e rivestono gli edifici. Vogliono essere rappresentazione di un ritorno alle origini, amalgamandosi con un ambiente incontaminato. Prende vita così un intervento costituito non da singoli edifici slegati tra loro ma da un unico organismo pulsante che stabilisce un dialogo con il contesto: natura e tradizione.
Capogruppo
Arch. Sergio Zanichelli
Gruppo di studio
Giulia Montagnani, Lise Simon, Alessia Toffano
info@sergiozanichelli.it
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