LE PIAGGE TOWN __ Riappropiazione urbana

Animazione, Architettura, Paesaggio, 3D animation, 4:01
LE PIAGGE TOWN __ Riappropiazione urbana

Autocostruzione_Produzione_Sostenibilità


Il contesto in cui si sviluppa il progetto è la periferia fiorentina costituita da ampi spazi inutilizzati o malgestiti. Nonostante ciò il lotto ha delle grandi potenzialità essendo caratterizzato da una grande massa verde e da uno specchio d’acqua al centro.
L’area si colloca tra il fiume Arno a sud e la Statale Via Pistoiese a nord; verso est si trova Firenze, a ovest l’autostrada e poco più distante l’inceneritore con un impianto di stoccaggio rifiuti. E’ stato proprio lo stato di degrado dell’intorno a far sviluppare il progetto come fosse una città immersa nella campagna. Infatti ci si riappropria di quelle abitudini e degli spazi che erano andati persi e di cui nessuno si curava, con nuovi spazi verdi di boschi e prati per lo svago o spazi per la coltivazione.
Oltre ad integrarsi con l’intorno esistente il progetto vuole collegarsi ai maggiori punti di interesse dell’area tramite la diramazione di una serie di percorsi che si protendono verso l’Arno a partire dal nucleo già abitato. Partendo dalla strada principale, gli edifici del progetto si dispongono lungo due percorsi principali che avvolgono il cuore del lotto, il lago, come rami di un albero per ricucire un vuoto urbano.
Il quartiere è interamente escluso dal traffico carrabile, aumentando così la qualità della vita e favorendo un movimento sostenibile e sano all’interno del comparto.
Il progetto è stato pensato per evolversi nel tempo.
A partire da dei percorsi di creazione spontanea che collegano i principali punti di attrazione del quartiere ogni abitante ha la possibilità di completare la propria abitazione. In un successivo momento la comunità potrà costruire degli edifici per il quartiere. Si prevedono spazi per orti urbani ad esclusiva cura degli stessi inquilini del vicinato e ancora spazi adibiti alla coltivazione per produzione dell’energia con biomasse. Tutto ciò è pensato per l’autosufficenza e il benessere economico del quartiere.
Il rivestimento degli edifici è costituito da speciali materiali riciclati, provenienti da cartone e giornali o ancora legno da scarti di produzione industriale. Anche l’arredo urbano, dalle panchine all’illuminazione, è completamente ricavato da recuperi della filiera industriale, permettendo il riuso di materiali di scarto come lamiere, pallet e casse di legno.
Il progetto è pensato non solo per l’applicazione nel lotto specifico ma per la riqualificazione di tutte le periferie degradate dove si è perso il contatto con gli spazi comuni e l’ambiente circostante. L’obiettivo è quello di sfruttare i grandi spazi della periferia in modo da coinvolgere ogni residente all’interno della vita del quartiere aumentando il senso di responsabilità per la cura e il mantenimento degli spazi pubblici, il senso di comunità per creare insieme qualcosa di utile a tutti, la qualità della vita e la qualità dell’ambiente per uno stile di vita sostenibile ed economico, fuori dai ritmi frenetici che la città ci obbliga ad avere.



Capogruppo

Arch. Sergio Zanichelli

Gruppo di studio
Giulia Ferro, Matteo Sergi, Laura Venturi

info@sergiozanichelli.it
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