CASA CLOCHARD
HOUSE CLOCHARD
L’idea della “CASA CLOCHARD” è nata considerando assurdo il fatto che quest’ inverno del 2012 molte persone siano morte di freddo, soprattutto i senzatetto. Indubbiamente il clima e’ stato molto rigido, le temperature in numerose zone d’Italia sono scese al di sotto dello zero arrecando non pochi danni all’intera popolazione; molti paesi sono, infatti, rimasti isolati per giorni in balia della neve e del freddo, palesandosi l’emergenza per mancanza di combustibile. Ciò che abbiamo visto sembravano scene apocalittiche: una lotta impari, nonostante la “nostra” tecnologia, contro le forze della natura.
Consideravo che se persone in casa avessero avuto queste enormi difficolta’,
era normale che non c’era stato scampo per chi rimaneva “fuori”, “all’aperto”,
insomma per i senzatetto. O più precisamente per i CLOCHARD, volendo in una parola piu’ internazionale intendere un problema piu’ vasto dei limiti
italiani. Al di là delle loro motivazioni e condizioni, al di là del fatto che
i Clochard abbiano scelto questa vita, o siano state costrette dal caso, alla vita in strada, occorre che il problema venga affrontato in maniera seria e
sensibile, a 360 gradi, andando oltre il pur importante pasto quotidiano:
ridonando loro una DIGNITA PERDUTA.
L’idea della casa mobile e’ semplice nella sua concezione: non ha nessuna forma strabiliante, nessuna forma avveniristica, non utilizza nessun materiale pregiato e non vuole essere nemmeno l’idea risolutiva di tutti i problemi ovvero la soluzione finale. La cosa importante, invece, e’ quella di incominciare a porsi un problema diverso, e se saro’ riuscito a stimolare qualcuno con il mio lavoro, avro’ fatto gia’ tanto. Penso infatti che il compito di noi progettisti sia anche quello di aiutare chi spesso e’ in difficolta’ poiché convinto che una delle nostre doti, non tanto scontata, è quella di riuscire ad organizzare piu’ di chiunque altro lo spazio. Talvolta andando “oltre” le belle commesse che tanto ci piacciono…..Il progetto prevede la costruzione di una casa mobile PIEGHEVOLE per i Clochard; una casa che puo’ essere trasportata in qualunque luogo loro riescano ad arrivare. E’ dotata di rotelle e costruita con materiale semplice, economico e leggero. SEMPLICE perche’ attraverso l’utilizzo di materiali, seppur non di pregio e particolarmente sofisticati, si puo’ arrivare comunque a soluzioni ottimali; ECONOMICO perche’ questo elemento piu’ di altri e’ stato il “lite motive” di tutto il progetto ovvero l’ECONOMICITA… quella parolina che riesce a muovere spesso tutte le inerzie del mondo. Parliamo, infatti, di semplici profilati di alluminio con tanto di cerniere di plastica di uso normale; LEGGERO perche’ risulta ovvio che abbiamo a che fare spesso con persone mal nutrite che non hanno nemmeno la forza di un ragazzo di piccola eta’.Ribadisco che il progetto non vuole essere la “soluzione finale” - scusate se la parola ha rimandi di memoria non proprio felici - ma solamente un momento di riflessione, di un fermo immagine sulla questione.
Associato al progetto ,in un discorso piu’ ampio si potrebbe collegare il fatto che queste CASETTE MOBILI possano essere distribuite in strategici punti della citta’; magari all’interno di associazioni di volontariato oppure antistante le stazioni ferroviarie, e gli aeroporti. Attraverso una chiave si potrebbe aprire un armadietto alto 1,10cm per 48cm e prendere la casa mobile; la chiave stessa di accesso alla casa presupporrebbe a sua volta una registrazione del clochard, fatta a sua volta ancora all’interno di queste associazioni di volontariato che potrebbero trovare spazi all’interno di stabili in citta’ in disuso da parte del comune,oppure dislocate attraverso succursali direttamente sotto le stazioni,aeroporti,ecc ; o semplicemente distribuite da squadre direttamente sotto i posti piu’ frequentemente battuti dai clochard. Prevedere poi anche in fase di progettazione, degli spazi appositi per i clochard e per le associazioni di aiuto in loro favore. Così facendo l’assistenza sarebbe piu’ immediata, unita ad una registrazione dei clochard completa, per tutti, e soprattutto per chi usufruirebbe delle casette mobili.
L’idea della “CASA CLOCHARD” è nata considerando assurdo il fatto che quest’ inverno del 2012 molte persone siano morte di freddo, soprattutto i senzatetto. Indubbiamente il clima e’ stato molto rigido, le temperature in numerose zone d’Italia sono scese al di sotto dello zero arrecando non pochi danni all’intera popolazione; molti paesi sono, infatti, rimasti isolati per giorni in balia della neve e del freddo, palesandosi l’emergenza per mancanza di combustibile. Ciò che abbiamo visto sembravano scene apocalittiche: una lotta impari, nonostante la “nostra” tecnologia, contro le forze della natura.
Consideravo che se persone in casa avessero avuto queste enormi difficolta’,
era normale che non c’era stato scampo per chi rimaneva “fuori”, “all’aperto”,
insomma per i senzatetto. O più precisamente per i CLOCHARD, volendo in una parola piu’ internazionale intendere un problema piu’ vasto dei limiti
italiani. Al di là delle loro motivazioni e condizioni, al di là del fatto che
i Clochard abbiano scelto questa vita, o siano state costrette dal caso, alla vita in strada, occorre che il problema venga affrontato in maniera seria e
sensibile, a 360 gradi, andando oltre il pur importante pasto quotidiano:
ridonando loro una DIGNITA PERDUTA.
L’idea della casa mobile e’ semplice nella sua concezione: non ha nessuna forma strabiliante, nessuna forma avveniristica, non utilizza nessun materiale pregiato e non vuole essere nemmeno l’idea risolutiva di tutti i problemi ovvero la soluzione finale. La cosa importante, invece, e’ quella di incominciare a porsi un problema diverso, e se saro’ riuscito a stimolare qualcuno con il mio lavoro, avro’ fatto gia’ tanto. Penso infatti che il compito di noi progettisti sia anche quello di aiutare chi spesso e’ in difficolta’ poiché convinto che una delle nostre doti, non tanto scontata, è quella di riuscire ad organizzare piu’ di chiunque altro lo spazio. Talvolta andando “oltre” le belle commesse che tanto ci piacciono…..Il progetto prevede la costruzione di una casa mobile PIEGHEVOLE per i Clochard; una casa che puo’ essere trasportata in qualunque luogo loro riescano ad arrivare. E’ dotata di rotelle e costruita con materiale semplice, economico e leggero. SEMPLICE perche’ attraverso l’utilizzo di materiali, seppur non di pregio e particolarmente sofisticati, si puo’ arrivare comunque a soluzioni ottimali; ECONOMICO perche’ questo elemento piu’ di altri e’ stato il “lite motive” di tutto il progetto ovvero l’ECONOMICITA… quella parolina che riesce a muovere spesso tutte le inerzie del mondo. Parliamo, infatti, di semplici profilati di alluminio con tanto di cerniere di plastica di uso normale; LEGGERO perche’ risulta ovvio che abbiamo a che fare spesso con persone mal nutrite che non hanno nemmeno la forza di un ragazzo di piccola eta’.Ribadisco che il progetto non vuole essere la “soluzione finale” - scusate se la parola ha rimandi di memoria non proprio felici - ma solamente un momento di riflessione, di un fermo immagine sulla questione.
Associato al progetto ,in un discorso piu’ ampio si potrebbe collegare il fatto che queste CASETTE MOBILI possano essere distribuite in strategici punti della citta’; magari all’interno di associazioni di volontariato oppure antistante le stazioni ferroviarie, e gli aeroporti. Attraverso una chiave si potrebbe aprire un armadietto alto 1,10cm per 48cm e prendere la casa mobile; la chiave stessa di accesso alla casa presupporrebbe a sua volta una registrazione del clochard, fatta a sua volta ancora all’interno di queste associazioni di volontariato che potrebbero trovare spazi all’interno di stabili in citta’ in disuso da parte del comune,oppure dislocate attraverso succursali direttamente sotto le stazioni,aeroporti,ecc ; o semplicemente distribuite da squadre direttamente sotto i posti piu’ frequentemente battuti dai clochard. Prevedere poi anche in fase di progettazione, degli spazi appositi per i clochard e per le associazioni di aiuto in loro favore. Così facendo l’assistenza sarebbe piu’ immediata, unita ad una registrazione dei clochard completa, per tutti, e soprattutto per chi usufruirebbe delle casette mobili.
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