Steal Public Space
Il territorio dell'Alto Vicentino, ricco di svariate risorse, ha avuto negli anni grandi sviluppi fino ad oggi. Uno sfruttamento esponenziale del territorio e una cementificazione progressiva fa pensare ad uno scenario futuro asettico, nel quale gli spazi condivisibili si limitano a spartitraffico e 'aiuole' urbane.
Se il tema su cui riflettere è la necessità di riorganizzare e studiare le trasformazioni dei nostri centri urbani, e con esse il mutare della società, allora bisogna prendere in considerazione le più estreme sfacettature della città e delle sue componenti. Per questo abbiamo deciso di ribaltare il nostro punto di vista appropiandoci illecitamente di uno spazio sospeso tra pubblico e privato, tra luoghi e non|luoghi. La rotonda, nella sua perfezione artificiale, diventa oggetto della performance in quanto spazio invisibile ed inaccessibile, quando invece in altri contesti sociali (Africa e Medio-Oriente) è luogo di aggregazione.
E così l'idea nasce dalla condivisione della città-multietnica.
La popolazione di Schio, infatti, è sempre più arricchita dalla presenza di differenti culture, tradizioni e semplici ma singolari abitudini.
Provocare è l'unico mezzo che ora ci compete.
Abbiamo trascorso una notte nel mezzo dell''isola verde', nella totale indifferenza del traffico, con il fine di stimolare le menti di chi vive e pianifica la città. Lo stile di vita odierno ci costringe sempre più a vivere dentro casa quando invece gli spazi esterni dovrebbero essere valorizzati. Noi vogliamo portare all'eccesso questa espressione. Non è forse giunta l'ora di tornare a vivere le strade e quindi prendere spunto dal vivere dell'"altro"?
La nostra soluzione è 'uscire'.
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