Il ritorno dei contadini
Quest’ultima una sciagura che cambiò profondamente la storia della città e dei suoi abitanti.
Oggi Gibellina è una città vera e anche bella, nella quale vive una generazione di adulti che non ha alcun ricordo e forse alcun rimpianto del vecchio borgo.
La mia performance mette al centro di tutto il contadino (cassetta con ruderi), che dopo tanti anni ritorna a quel podere, ritorna a rivendicare la terra negata da tanto tempo
Ritorna dalle macerie, chiede umilmente di lavorare, di guadagnarsi il pane quotidiano, questa volta non da servo, ma da uomo libero. Esso è pronto a zappare e a seminare, a faticare in quella terra così amata e odiata nello stesso tempo. Le cassette da frutta rappresentano in questo contesto il corpo dei contadini, mentre i ruderi la loro anima.
La performance è stata fotografata e documentata con un videoclip. La deposizione delle cassette è ricaduta nella maestosa struttura dell’architetto Francesco Venezia “ La casa Di Lorenzo”, che racchiude al suo interno frammenti di un’antico feudo. Ecco l’utopia! i contadini che per la prima volta entrano nella casa del padrone, una grande conquista, la conquista che per secoli e secoli hanno cercato e mai ottenuto. Il mio lavoro è stato quello di accompagnare questa povera gente; solo accompagnare.
Raccolta ruderi
Nella prima fase di lavoro ho prelevato una certa quantità di macerie.
Preparazione dei contadini
Le macerie sono state inserite nelle cassette da frutta, precedentemente lavorate. Sono state lavate e la parte frontale dipinta di colore nero, quasi a sottolineare l’assoluto rispetto per questa gente, così umile ma nello stesso tempo nobile.
Trasporto dei contadini
Le cassette così preparate sono state caricate in auto e trasportate nella cittadina nuova.
Per la visione del video https://vimeo.com/42218976
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