EMERGENZE FEMMINILI
E’ un’opera incompiuta, ed in continuo divenire; un racconto aperto a nuove considerazioni sulla discriminazione, sul pregiudizio, sull'emarginazione non solo nei confronti della donna mediante la realizzazione di altri pannelli.
L’opera è disposta a croce per richiamare il tema del sacrificio e della sofferenza dell’essere donna. Al centro della croce l’origine, la dicotomia ed il dualismo; la Madonna ed Eva, simboli di santità l’una, di peccato, l’altra. In alcune società la donna è ancora oggi vittima di pregiudizi sessuali celati dietro ad alibi religiosi, sociali, di costume, ecc. tali da impedirle di mostrare il proprio volto, di guidare un’auto, di istruirsi, di rifiutare un pretendente, di potersi esprimere liberamente; società nelle quali la donna è considerata un essere inferiore solo per il suo sesso.
Mentre nelle società così dette “evolute” apparentemente sembra che la donna si sia liberata dai pregiudizi, ma di fatto non è così. Talvolta è vista come oggetto di consumo, che non deve permettersi di invecchiare, che deve restare magra, giovane e bella per sempre e contro natura. Deve sapersi trasformare come un vestito quando cambia la moda, cambiando i propri colori e cucendosi addosso protesi al silicone per soddisfare i mutevoli canoni estetici del momento. Il tutto per il bisogno di accettarsi e di sentirsi accettata e considerata, disorientata da una società che sacrifica i valori dell’interiorità all’apparenza.
La donna che non accetta questo compromesso con la superficialità e punta sul merito e sul valore interiore difficilmente riesce ad emergere ed a raggiungere posizioni importanti, e, quando ci riesce, è spesso costretta a sacrificare gli affetti e la famiglia. Oppure proprio in nome degli affetti e della famiglia è costretta a rinunciare a posizioni importanti nella società. Una scelta continua che implica cambiamenti radicali e continui compromessi, a volte rinunce e rimpianti, spesso frustrazioni ed una strenua difesa della propria dignità ed integrità, il tutto sotto occhi vigili subito pronti a giudicare ed a non perdonare gli eventuali sbagli, occhi che spesso sono anche femminili. Nella continua ansia da prestazione per essere delle moderne “Wonder Woman”, per vincere i pregiudizi ed i preconcetti di chi non valuta l’individuo ma il gruppo di appartenenza, equilibriste in bilico sulle corde della famiglia, del compagno, della carriera, di se stesse, ecc., ecc.
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