Shooting Stars

Shooting Stars

Pittura, Architettura, Paesaggio, Olio, 300x450cm
“Costellazione Provvisoria”, Testo di Emanuele Dottori redatto in occasione della mostra “Shooting Stars”, Studio Maffei, Milano, settembre 2011

Ora che la notte di San Lorenzo è ricordo lontano, c’immergiamo in altri lumi. Forse subdoli forse benevoli, certo nostri. I desideri non detti e urlati quella notte li trasciniamo ora tra le mura, perchè facciano da combustibile: una supernova incastrata nello stomaco, che contiamo non esploda prima del tempo, per il troppo bruciare. Il puntino bianco intravisto nel profondo è scivolato, sparito, come un fiammifero sfregato contro la volta nera, per ritrovarsi ancora acceso in fondo alla gola.
Dal Buco nero della Centrale (Skylight, 2010) alla città di notte il passo è breve. Bastava salire, dal fondo della metropoli(tana), fino al 31° piano del suo Grattacielo Numero Zero. Il misterioso obelisco di cemento armato, sparisce per essere di nuovo fonte d’ispirazione: punto di vista privilegiato per guardare da vicino e da lontano la mia città.
La pittura è tornata disegno, assecondando la mia condanna all’analisi e la necessità di ripulirne l’immagine. La tela si riduce ad un tessuto nero e la luce affoga per annullarlo. A solcare lo spazio, solo una traccia di pastelli ad olio, qui evanescente e sfumata, là decisa e chirurgica.
Così, fiori multicolore e alberi secolari son cresciuti rapidamente, infuocando la city di vita, forme e colori ad un tempo terribili e sublimi. Milioni di perline colorate ingioiellano un tessuto nervoso e brulicante, in cui ogni luce è una vita, e ogni vita è una luce. Milioni di stelle artificiali, perciò umane, trasformano la città in un cielo trapuntato che, anche di notte, non fa un passo indietro. È un firmamento al contrario, sempre a rischio di essere mangiato dalla sua provvisoria costellazione.
Emanuele Dottori, Settembre 2011.

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