Via Cruci$
La lattina di CocaCola, emblema di un capitalismo iperbolico d'oltre oceano, viene qui presentata accartocciata, china su se stessa, in un tono dimesso e sofferente. L'uso di una luce fortemente di taglio indica la sua fortunata provenienza, il nero preponderante, invece, la sua nefasta destinazione. È da ciò che nasce infatti il parallelismo con la Via Crucis, mentre l'aggiunta della valuta americana nel titolo allude all'origine geografica della crisi. L'opera in sé si rivela essere quindi una metafora del fallimento del capitalismo come sistema in grado di garantire benessere ed equità sociale, ma anche simbolo del tramonto di una logica del consumismo frutto della sola “fabbrica di necessità fasulle”. Non a caso la lattina in questione è di una CocaCola Zero, prodotto assolutamente non necessario, creato con l'unico interesse di stimolare un cieco consumo.
Quest'immagine è la capostipite di una serie, ancora da realizzare, che andrà a completare la mia lettura critica di un apparente status quo sociale, ingombro di troppi valori vacui e immorali. Dopo anni di lobotomia mediatica per noi giovani l'imperativo categorico è quello di aprire gli occhi e di riappropriaci delle nostre coscienze, perché proprio ora la storia sta cambiando il suo corso.
Dal punto di vista grafico ho scelto di pannellare la fotografia su un foglio di alluminio per generare un forte richiamo materico con la lattina.
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