Angiolina detta “Sputaci”

Video, Politico/Sociale, Ritratto, Filmato, 11:20
L'installazione video “Angiolina detta Sputaci” composta da un video e due fotografie propone una riflessione sull’idea di monumento e di memoria collettiva. Il video, nato a partire dalla curiosità verso Angiolina Cipollini, detta “Sputaci”, vissuta ad Arezzo negli anni ’40 e rimasta famosa in città, ci conduce ad una riflessione più generale sul funzionamento della memoria collettiva fatta di punti di vista soggettivi e contraddittori. Ricordi e testimonianze si confondono con riflessioni morali andando così ad approfondire la percezione della comunità su personaggi controversi ed emarginati. Non riuscendo a delinearsi un’identità chiara l’immagine di Angiolina affiora nel video, come nella memoria, tra realtà ed immaginazione.
“Alla ricerca di quegli aneddoti che si tramandano di voce in voce senza mai trovare una forma definitiva Caterina Pecchioli scopre la storia di Angiolina, detta “Sputaci”, una vecchietta un po’ pazza su cui la gente accumula ricordi sempre diversi, talvolta buoni talvolta cattivi, deltutto incoerenti perché sempre soggettivi. Sono le voci di queste memorie a dar forma, in un video, a questo personaggio, che l’artista fa emergere da un fondo nero man mano che le parole ne delineano un’identità improbable”. Testo Elisa del Prete.

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