Fotografia Analogica, Ritratto, Analogica, 24x30x2cm
"Vite di uomini non illustri"è un lavoro che nasce dalla letteratura come capacità di narrare e salvare storie che altrimenti andrebbero perdute per sempre, dalla possibilità di costruire un archivio immaginario di vite e di inventare un catalogo di biografie e avvenimenti che potrebbero essere accaduti. Foto d'epoca sono mescolate a "falsi storici", a ricostruzioni fedeli a quel tempo e a quell'epoca dove l'immagine era preziosa ed importante, rara, e che doveva quindi racchiudere per intero un'esistenza. Vere come la finzione, simili a "messe in scena" fotografie fatte a volti contemporanei si confondono con immagini dei primi del novecento in modo tale da non essere distinguibili. Alle immagini saranno poi affiancate delle piccole biografie scritte da persone coinvolte nel progetto che riceveranno una foto e avranno il compito di raccontare “quel giorno” con un atto creativo ed artistico. Il lavoro è pensato quindi per coinvolgere le persone e per creare un atlante di vite immaginarie: non potendo ricostruire in modo storico le vite degli uomini non illustri le cui immagini galleggiano sperdute tra mercatini e bancarelle (tutti coloro per i quali la morte ha reciso e reciderà il filo che unisce volto nome e storia e che non saranno riconoscibili da una foto perché non entrati in una memoria collettiva), costruiremo vite possibili, con un atto creativo daremo loro materia letteraria per un’esistenza. La memoria è creativa, mai statica: toglie aggiunge e modifica. Nel gioco di mescolare foto antiche e falsi storici è chiara l’idea che l’immagine sia sempre una costruzione, una stratificazione di significati. La memoria che “Vite di uomini non illustri” racconta e costruisce attraverso sceneggiature ed invenzioni letterarie è un atto di ri-creazione e fondazione dell’esistenza per mezzo dell’arte.
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celeste,
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