La mano e la mente
Il filo conduttore dei ritratti è l’individuale approccio con ciascun soggetto fotografato nel suo ambiente abituale di lavoro.
Per ogni singola fotografia ho chiesto loro di essere ciò che sono, ciò che loro vivono, nella loro esperienza di sintesi di pensiero e di azione (la mente e la mano).
I ritratti così nati sono ‘biografie identitarie’, con un senso di tempo umanamente sostenibile. Perché dietro ogni ritratto si nascondono altre storie umane e aziendali, che hanno incrociato la vita della comunità bellunese.
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