don't wash

Il tempo …. Quando si pensa ad esso implicitamente lo si aziona lo si fa muovere.. l’abbiamo inscatolato e codificato . Il tempo ‘muta le cose’…tendenzialmente cerchiamo di fermarlo, allungarlo , rallentarlo o velocizzarlo. Abbiamo costruito le nostre certezze su di esso: dopo il giorno c’è la notte, dopo l’oscurità la luce. Viviamo ciclicamente le nostre interne fragilità come una mutevole pianificazione di tutto ciò che non conosciamo. Il ‘tempo’ lascia tracce indelebili e noi le rimuoviamo come una vergogna impressa a fuoco. Combattiamo il tempo restando sempre le sole vittime martoriate..come se le certezze ci avessero distrutto il senso della vita stessa. Il nostro ‘passaggio’ viene contestualizzato dalle tracce che lasciamo non per quello che siamo : se ogni macchia venisse cancellata e pulita, se ogni errore venisse dimenticato, se ogni ‘tempo perso’ venisse ripreso, che senso avrebbe comunicare?