Ma...la...sanità
Fare il medico dovrebbe essere una vocazione, come il sacerdozio, ma come si evince ormai sempre più spesso dagli articoli di cronaca nera, non è più così. Si pensa solo al profitto, al lustro personale, alla notorietà: la vita che viene posta nelle loro mani è solo un mezzo per raggiungere tutto ciò.
Il giuramento di Ippocrate che ogni medico deve prestare prima di iniziare la professione, sempre ormai la poesia di Natale recitata dai bambini per far vedere quanto siano bravi davanti a parenti ed amici. Perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo ed il sollievo della sofferenza, il non compiere atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona, il non compiere atti e comportamenti che ledano il decoro e la dignità della professione, rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni, di prestare la loro opera con diligenza e prudenza e secondo equità: sono questi i punti salienti che ogni buon medico mette al primo posto.
Commenti 14
nei tuoi lavori, pensiero e tecnica sono un connubio che funziona.
saluti
bruno
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