Sotto il cavalcavia
La pennellata di Sebastiano Magnano scorre veloce con fluidità e passione, spargendo colore e tessiture con il dinamismo tipico del nostro tempo. Gli stessi temi trattati rimandano ai mezzi di locomozione che accompagnano la nostra esistenza e caratterizzano un procedere che il nostro spirito non sempre è disponibile a condividere. Le sue visioni dei sottocavalcavia o dei viadotti ferroviari, sono intrecci di un nuovo paesaggio scritto con il cemento e il ferro. La sua è l'immagine di un territorio mutato radicalmente all'insegna del moto, delle comunicazioni veloci, dei passaggi umani rapidi, difficili da catturare nel loro procedere. Stilisticamente Magnano è legato alla Pop Art italiana, filtrata attraverso la sensibilità cromatica di Piero Guccione e di altri artisti del mezzogiorno.
Le sue acrobatiche strutturazioni compositive rivelano però un nuovo approccio, non più di compiacimento e accettazione. Si legge infatti con chiarezza una visione critica, maturata nel clima della nuova stagione del post moderno.
PAOLO GIANSIRACUSA
Commenti 3
Inserisci commento