Wonderful Days

L'opera è nata con l'intenzione di essere una scarna e brutta fotografia pubblicitaria di oggetti “vintage” che rappresentano quell'epoca (anni 50/70) in cui un sogno positivo ed ottimista alimentò l'esaltazione della modernità, del benessere e del consumo sfrenato senza valutarne e volerne prevedere le conseguenze. Conseguenze con cui oggi ci troviamo a fare i conti.
In tre generazioni siamo passati dall'esaltazione al terrore dell'autodistruzione e la produzione di energia ha grandi responsabilità in tutto questo. Potere, economia e produzione di energia convivono. Da sempre si combattono guerre per appropriarsi di territori e di materie prime.
Il punto critico è: quale progresso? Avremo il tempo di trovare delle soluzioni e di riparare i danni fatti?
Nel tentativo di rispondere al tema vi rimando all'immagine: corpi vuoti di elettrodomestici spenti, non alimentati, una tigre incappucciata che cerca una strada...