Marina, tu hai perfettamente ragione, anzi, aggiungerei che l'autore, come riteneva il fenomenologo M. Merleau-Ponty, mette sempre molto di più nel suo lavoro di quanto sappia a creda. E questo di più "fiorirà" attraverso lo sguardo di chi avrà la bontà di soffermarsi a guardare. Ora anche io vedo la tristezza di cui parli.
be', è noto che cio' che pensa l'autore nel momento di concepimento della propria opera difficilmente sarà percepito( magari, parzialmente) da chi avrà la bontà di soffermarsi a guardare quest'ultima... ;)
( di sofferenza mi parla il colore simile ai lividi del corpo e, soprattutto, intorno agli occhi... tristissimi... )
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( di sofferenza mi parla il colore simile ai lividi del corpo e, soprattutto, intorno agli occhi... tristissimi... )
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