Graphicità 3
Disegni che portano dentro di sé l'energia di questo dinamismo, tratti istintuali che diventano spirali, che creano piani che si sovrappongono a dar vita a geometrie matematicamente inesistenti ma che illusoriamente potrebbero anche esistere,
in primis evocando la loro esistenza nella mente di chi guarda.
Commenti 5
In effetti il segno ha un potere simbolico molto forte,che le parole,non così immediate,a volte rischiano di perdere.E qui la mia ricerca
dell'indicibile,di ciò che non ha spiegazione,di ciò che non può essere comunicato se non con un gesto astratto, mi ha portata ad esplorare la necessità invece di raccontarlo questo indicibile,di dar vita a questo attimo,a questa "essenza".Grazie per i complimenti!
l'inchiostro,gli A4 bianchi e tutti uguali sono soltanto un pretesto per estrarre dall'inconscio un movimento e una dinamica interiore.All'inizio è da lì che risalgono a galla le evoluzioni,i segni istintuali,poi una sorta di controllo avviene,in un secondo momento.
L'A4 seriale mi ha permesso di avere sempre la quantità di spazio di cui necessitavo,così ché,un foglio dopo
l'altro,prima di iniziare a posare la penna e lasciar scorrere la dinamica del gesto,mi ritrovavo nelle stesse
condizioni di quello precedente,con lo stesso foglio bianco,lo stesso spazio che poteva ospitare però tutt'altra cosa.
Il buddhismo è richiamato dalla consapevolezza che tutto accade nella mente, e che in quella dimensione tutto è possibile.
E mi piace anche la definizione "la matematica dell'irrazionale".
La inserirei in una "geometria descrittiva dell'astratto".
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