Biografia
Luigi Spina è nato il 28 settembre 1966 ed è laureato in Scienze Politiche.
L’uso del bianco e nero è alla base del suo processo creativo.
Filo conduttore, nelle sue ricerche, è la ricerca della bellezza. Una bellezza che, da sempre, è sfuggevole, temporanea, tuttavia, mitica e rigeneratrice se paragonata con la caducità della vita umana, la transitorietà delle umane certezze. Da ciò l’autore trae motivo per confrontarsi con la memoria degli uomini o meglio con le tracce che tanti ci hanno lasciato in eredità. Bellezza, Tempo, Morte e Fede.
Gli anfiteatri e il senso civico del sacro, i legami tra arte e Fede, la ricerca di antiche identità culturali, il confronto corporale con la scultura classica, l’ossessiva ricerca del mare, la necessità di definire un’idea di paesaggio percepito attraverso il ritmo delle ore, le cassette dell’archeologo sognatore, vere scatole del tempo, tessiture di storie, incastro di vite.
In anni recenti pubblica Ritratti Rituali, Federico Motta Editore (2006) e Il Principe Mendicante, Electa (2007).
Nel 2009, la rivista D’Architettura, N°38 , pubblica l’articolo Viaggio tra le voci di Gomorra.
Un’intervista ad Antonella Cilento, Peppe Servillo e Luigi Spina.
E’ invitato a partecipare alla nona edizione del festival Internazionale della Fotografia di Roma con il progetto-libro The Buchner’s boxes.
La Soprintendenza Archeologica del Lazio lo invita a realizzare una ricerca, La luce oltre il muro, su Villa Adriana.
Nel 2010 partecipa alla mostra ‘O VERO, Napoli nel mirino, con il progetto Diario Mitico, esposta al Museo MADRE, Napoli.
Nel 2011 ha firmato un contratto triennale con Millennium Images di Londra.
Nel 2012 partecipa alla mostra Antinoo, il fascino della bellezza presso Villa Adriana e riceve l’invito dell’Accademia delle Arti della Repubblica dell’Uzbekistan di esporre, una mostra personale, My world in five acts, alla VI° Photo Biennale Internazionale di Tashkent e Samarcanda.
Nel 2013 espone il progetto The Buchner’s Boxes al MIAFAIR 2013.