Sperimento una serie di azioni artistiche a contatto con la terra. E' una sorta di ritorno all'origine, a un ventre primordiale, un grembo precedente a quello materno. Il bisogno di sentirsi una cosa sola con la terra, quasi il suo respiro, va di pari passo al bisogno di un'ulteriore protezione sulla mia stessa pelle.
Così il velo di carta sulla pelle è essa stessa tentativo di metamorfosi con la natura. Seme, pianta, corteccia, animale.
Il percorso nato come bisogno fisico poi diventato estetico e simbolico sulla mia pelle, si è poco alla volta trasformato in percorso dell'anima.
La pelle coperta e trasformata dalla carta è diventata immagine di una vecchia pelle, pelle di una vecchia madre. Mia madre...me stessa.
Così ciò che era partito come espressione di un unione profonda con Madre Terra si è rivelata alla fine del percorso unione inconscia con una madre apparentemente estranea, così lontana da essere, interiormente, come quel velo di carta attaccata alla mia pelle. Dalla lacerazione di questa vecchia, nasce la giovane con la sua fragile e nuova pelle, destinata essa stessa ad invecchiare e a fare nascere un'altra giovane.
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