Abusive Mushroom è un progetto che ho sentito e voluto profondamente per contrastare il circuito commerciale dell’arte a cui sembra essere stato affidato il monopolio del riconoscimento del talento. Sempre più spesso un’opera d’arte può diventare tale solo se il mercato lo decreta, piegando il talento alle esigenze commerciali.
Sono ormai parecchi anni che le gallerie non vendono più quadri ma mostre agli artisti. Basta provare a contattarne una, per rendersene conto. Se vuoi esporre ti devi comprare uno spazio da un gallerista che poi confezionerà per te un evento ad hoc. Ho spesso l’impressione che l’evento in sé venga prima dell’opera che propone, che la copertina sia decisamente più importante del contenuto di tutto il libro.
A questo sistema ho voluto rispondere con il mio progetto, per sottolineare che noi artisti conosciamo il vero valore dell’arte e che è sull’arte che bisogna tornare a concentrarsi.
Abusive Mushroom è, dunque, il mio circuito personale per garantire all’arte spazi ed eventi liberi da logiche commerciali. Dal 2011 ho deciso di dedicare tempo e risorse ad una forma speciale di esposizione: la semina dei funghi.
Realizzo opere che hanno come soggetto il fungo (simbolo che disegno da quando sono bambino) e le consegno allo spazio urbano in giro per il mondo. Ho iniziato ad abbandonare le mie opere nelle capitali europee e, dal 2013, il circuito è diventato intercontinentale.
L’opera abbandonata è accompagnata da un mio scritto in cui il lettore viene nominato Proprietario del fungo e Collezionista per caso. A lui chiedo di raccontare il suo incontro con la mia arte sul sito Abusive Mushroom, in cui sono documentati tutti gli abbandoni.
Dietro questa forma di movimento dell’arte si sta sviluppando una rete di relazioni forti, come raccontano le storie sul web, termometro costante di come la società si relaziona con l’arte. Il progetto per il futuro di Abusive Mushroom è quello di stare nel mondo ed interagire con esso per almeno altri dieci anni, per fare rumore, vivendo alla giornata e promuovendo questa particolare forma di lotta bianca.
Il progetto è arrivato a 80 opere seminate e, per la fine del 2015, ho come obiettivo quello di abbandonare l’opera numero 100.
Io e tutti i miei amici di Abusive Mushroom , sparpagliati nel mondo, abbiamo deciso che il centesimo fungo dovrà essere un’opera particolarmente intensa e sarà abbandonata a Tokyo.
Per realizzare il nostro centesimo passo, contiamo sul sistema di micromecenate, utilizzando il concetto del compenso per muovere l’arte.
http://www.verkami.com/projects/10649-abusive-mushroom-free-art-project
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