universale, comprensibile a tutti indipendentemente dalla lingua e dalla cultura di provenienza,
indipendentemente dal genere, dall'argomento trattato e dai linguaggi utilizzati.
I linguaggi variano in base all'esperienza e alla maestria degli artisti, e creano nuovi rapporti con il
pubblico, che approccia l'arte sentendosene immediatamente coinvolto e direttamente toccato.
Immagini di disagio, di diritti violati, di storie quotidiane che non dovrebbero esistere, ma anche
immagini che con sapienza e perché no, ironia, sappiano trattare un argomento difficile e delicato.
Nell'esposizione verranno messi in risalto i diversi modi di vedere la questione, dal momento che
l'evento è aperto agli artisti di tutto il mondo. Diventa così particolarmente interessante scoprire in
quale maniera la percezione del concetto di “rispetto dei diritti” viene vissuta ed espressa.
L'evento vuole quindi smuovere le coscienze, volendo fortemente uscire dai luoghi comuni che
l'abuso dei termini porta con sé: parlare di diritti umani è diventato talmente frequente, che lo
stresso termine “violazione dei diritti umani” si è svuotato di significati e ormai ci tocca solo da
lontano quando ne sentiamo parlare, senza realmente entrare nella nostra testa.
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