Mostre, Livorno, 10 November 2018
SEDE ESPOSITIVA FORTEZZA VECCHIA , SALA DEI GRANI I LIVORNO
Periodo dal 10 al 26 novembre 2018

Titolo Mostra: Estasi
Concept: Associazione aequamente

Curatela e testo critico: Roberta Melasecca
Catalogo: Wazu Tempora I Lucca
Coordinamento scientifico: Raimondo Pinna
Promozione mostra: Associazione Aequamente / Autorità Portuale di Livorno
Allestimenti e coordinamento: Officine Lab
Ufficio Stampa: Press Office, Roma I associazione aequamente, Lucca

Gli artisti invitati al progetto per la Sala del Piaggione dei Grani presso la Fortezza Vecchia di Livorno, hanno lavorato sul tema dell’Estasi di Santa Caterina, in omaggio alla omonima chiesa del quartiere Venezia, ubicata presso la Fortezza in piazza dei Domenicani.
Helen Broms Sandberg, Toni Alfano, Costabile Guariglia, Gianni Grattacaso, Paola De Gregorio, Maria D’Anna, Giorgia Madonno, Mauro Moriconi, Karin Pfifer, Sula Zmmerberger sono gli interpreti della mostra Estasi a cura di Roberta Melasecca.
Estasi deriva dal connubio di due parole greche: ἔκστασις, stato di stupore della mente, e ἐξίστημι, uscire di sé. Può essere definita come una forma particolare di esperienza psicologica durante la quale si ha l’impressione che la mente abbandoni il corpo ed entri in altre dimensioni: una sorta di separazione da se stessi e astrazione delle capacità naturali per arrivare a stati di coscienza particolarmente elevati. Da questo presupposto storico e iconografico l’associazione si apre ad un confronto tra sacro e profano attraverso l’ arte contemporanea con la galleria c23 nel suo transitare nomade che si trasferisce per l’occasione nella sede storica della Fortezza Vecchia di Livorno, con la mostra Estasi, con la curatela di Roberta Melasecca, la quale scrive nel testo critico: Toni Alfano vive, nel profondo e intimo sé, la memoria e il tempo quasi immutabile; Helen Broms Sandberg si spinge nelle sinuosità della memoria e scruta le polveri di identità ritrovate, in uno sforzo corale e collettivo; Maria D’Anna prorompe dalla solitudine e dall’incombere del tempo, fugge istantanee illusioni; Paola De Gregorio interpreta gesti e forme in un territorio illimitato e reiterato, rielabora simboli e simbologie; Gianni Grattacaso, narra di un paesaggio onirico e fluttuante, permeato dal silenzio della solitudine; Costabile Guariglia invoca aneliti di libertà, sorvolando la frammentazione e il dilaniamento del procedere umano; Giorgia Madonno, abita uno spazio altro, una dimensione pensante che avanza nelle piaghe intime dell’anima; Mauro Moriconi proietta l’osservatore in una visione futura e futuribile; Karin Pfifer vola e volteggia su uno schermo di proiezione vuoto, anonimo, lungo un orizzonte irraggiungibile; Sula Zimmeberger ritrae con pazienza e dedizione il finito e l’infinito degli elementi naturali.
Una mostra sensibile che scommette di trovare un proprio percorso interpretativo e una chiave artistica per affrontare con consapevolezza quello che è il viaggio di tutti gli esseri umani nel tempo che è stato e che verrà.

Commenti 1

Cat
5 anni fa
Cat Fotografo
Complimenti e auguri!

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