... "Le opere esposte disegnano la contraddizione presente tra l’ironia della retorica e l’austerità del vocabolario. Mentre da un lato esse sembrano esistere come figure fissate nel loro movimento, immagini di esseri stilizzati che proseguono, oltre l’opera, la loro danza monocroma o colorata, dall’altro trasmettono una vivace allegria, che si sviluppa leggera e priva di qualsiasi presunzione. La loro sincera ingenuità, liberata dal peso delle persone che quotidianamente le immobilizzano nella fissità del reale, è paragonabile alla levità di un corpo nudo sollevato dal peso di vestiti ingombranti, e corrisponde ad un intenzionale abbandono di tutto ciò che può essere considerato superfluo."... (G. Ficorilli)
... "Le opere esposte disegnano la contraddizione presente tra l’ironia della retorica e l’austerità del vocabolario. Mentre da un lato esse sembrano esistere come figure fissate nel loro movimento, immagini di esseri stilizzati che proseguono, oltre l’opera, la loro danza monocroma o colorata, dall’altro trasmettono una vivace allegria, che si sviluppa leggera e priva di qualsiasi presunzione. La loro sincera ingenuità, liberata dal peso delle persone che quotidianamente le immobilizzano nella fissità del reale, è paragonabile alla levità di un corpo nudo sollevato dal peso di vestiti ingombranti, e corrisponde ad un intenzionale abbandono di tutto ciò che può essere considerato superfluo."... (G. Ficorilli)
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