Double I
Mostre, Poland, Warsaw, 09 January 2010
La mostra di Ewa Chacianowska - Double I - è la sua prima esposizione personale a Varsavia. Da quasi due decadi la pittrice vive in Italia, dove negli ultimi anni ha preso parte a numerose mostre ( Milano, Roma, Pisa, Perugia...). Il suo patrimonio artistico è relativamente “ modesto” in quanto Chacianowska appartiene al gruppo dei rari artisti della giovane generazione che con pazienza e costanza costruiscono nella loro immaginazione il proprio mondo, prendendo le distanze dalle tendenze e dalle mode. Ciò significa che l’artista, al contrario di tanti suoi colleghi contemporanei, non si sottomette alle regole del mercato e non applica alcuna strategia per ottenere il successo. Unici suoi obiettivi sono lo sviluppo e il perfezionamento del proprio originale linguaggio creativo.

L’ artista si serve continuamente del proprio intuito creativo; ciò la include nella famiglia dei pittori definibili “poeti” anziché in quella dei “matematici”, che approcciano al mondo con sguardo razionale. Le tecniche preferite dalla pittrice sono la pittura a olio e il disegno.Sono le tecniche che le permettono di trasmettere le sue emozioni personali e di riflettere la sua complessa personalità. L’ artista spesso ritorna sullo stesso tema: un'anonima testa umana priva di qualsiasi personalizzazione. Così percepita, la testa umana può essere intesa come simbolo dell’intera umanità e delle sue inquietudini; la possiamo quindi interpretare come un nevralgico riflesso della generazione alla quale l’artista appartiene, la generazione dei polacchi la cui coscienza ha ben codificato il periodo delle tensioni politiche in Polonia. La testa anonima reiteratamente rappresentata potrebbe essere interpretata anche come un tentativo di creare il proprio autoritratto onirico.

L’ elemento fondamentale e onnipresente nella creazione artistica di Ewa Chacianowska, è il colore trattato con leggerezza e libertà. La saturazione e la sonorità dipendono dal contesto nel quale nascono i suoi quadri. L’ artista ritorna spesso al culto dell’icona, sempre vivo nella regione di Bialystok, dove ella è nata e cresciuta.
La pittrice ammette di essere sempre stata affascinata dalla pittura di Mark Rothko, uno dei più importanti rappresentanti della scuola newyorkese dell'espressionismo astratto. Ciò è evidente nel modo in cui ella ricopre la tela con il colore, tanto da far emergere la luce e contemporaneamente permetterle di conservarsi all’interno del quadro. La creazione artistica di Rothko è un eccellente esempio per ottenere nella pittura, grazie ai mezzi plastici, uno stato di estrema spiritualità, molto vicina al misticismo.
Ewa Chacianowska sembra essere spinta nella stessa direzione.
Ewa Izabela Nowak

Parigi, settembre 2009


Ewa Isabela Nowak è dottore in storia dell’arte. Ha acquisito il titolo scientifico presso l’Università Paris 1 - Panthéon-Sorbonne. La Sua tesi era dedicata alle influenze della politica sull’arte in Polonia durante il regime comunista. Autrice di più di 350 articoli di arte pubblicati in Polonia e Francia. Autrice del testo dedicato all’Arte Polacca XX sec. pubblicato nella Dictionnaire mondiale des Images (editore Nouveau Monde). Tra le tante, ha collaborato con le riviste Archistorm, Azart, il francese Beux Arts Magazine e Obieg, Arteon, il quadriennale Rze%8;ba Oro, Sztuka.pl, Fotografia e con il mensile Foto in Polonia.

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