Ma non appena si guarda l’opera più da vicino l’immaginario dà forma ai fantasmi giacenti al fondo della coscienza e trasforma in presenza le immagini che appaiono sulla tela.
Come un osservatore privilegiato, l’artista ci conduce in un viaggio labirintico dove si respira un’aria caliginosa e spessa; è il viaggio della conoscenza nei meandri dell’inconscio.
“L’amore al pomeriggio” propone dipinti dall’unità apparentemente ritrovata, dove il doppio, ora, è rivelato e non si nasconde più nelle rassicurazioni di un’immagine figurativa ma esplode, prende corpo e vive con tutta la sua forza espressionista sul supporto pittorico.
È qui che scaturisce il clima della notte, che parla di metropoli contemporanee e le avvicina a mio modo di vedere a un’altra potentissima visione parallela, quella della dimensione privata e all’attualità della cronaca.
Luca Rendina
Commenti 0
Inserisci commento