La “Città Visibile” è una manifestazione voluta dall'amministrazione comunale di Grosseto e dalla Fondazione Grosseto Cultura. Nel settembre del 2010 giunge al suo terzo anno: nel 2008 la manifestazione fu dedicata ai creativi, nel 2009 alla trasformazione e quest'anno all'arte pubblica, definita così dalla sua collocazione nei luoghi pubblici come strade e piazze. Il filo conduttore, in tutte e tre le esperienze, è stato e continua a essere il controverso tema dell'identità nel suo legame con il territorio. All'identità e all'arte pubblica saranno dedicati due incontri specifici (il 14 e il 17 settembre), mentre il progetto espositivo più significativo è legato ai manifesti urbani d'arte con una “mostra diffusa” sui cartelloni pubblicitari della città e nel Cassero senese. Al Cassero saranno inoltre allestite due mostre fotografiche: “Grosseto, Città malgrado” a cura di Claudia Gennari e “Tripoli Street” a cura dell'associazione Fotografia e Territorio.
Inoltre, la Città Visibile includerà le esperienze più innovative che nell'ultimo anno si sono sviluppate a Grosseto sul tema della città e dell'arte. Ad esempio, una mostra di progetti architettonici proseguirà il percorso di istituzione, nella sala espositiva del Cedav, di un laboratorio multidisciplinare (Urban Center) di progettazione urbana aperto ai cittadini e alle loro proposte. Questo laboratorio costituirà il luogo in cui si racconterà, attraverso esposizioni temporanee, la trasformazione degli spazi urbani nella realtà concreta e in quella percepita come “paesaggio urbano”. Nel Palazzo della Provincia sarà ordinata una mostra con le opere di alcuni creativi che aderiscono al Forum provinciale degli artisti, organismo di nuova istituzione voluto dall'amministrazione provinciale e legato all'attività di Regesto 2009 (vedi www.regesto.grosseto.it). Al tema dell'immigrazione è invece dedicato il progetto “La città ideale”, curato dall'ARCI e dall'Associazione italo romena Hora Unirii, che nei nuovi locali del Museo di Storia Naturale si presenterà con video interviste in cui i cittadini stranieri residenti in Provincia di Grosseto racconteranno le loro storie di integrazione e costruzione di un nuovo senso civico. La Fondazione Bianciardi porterà a Grosseto uno dei più importanti fotografi italiani, Uliano Lucas, e in un incontro pubblico al Cassero farà dialogare le immagini che ha scattato per l'occasione con la lettura di testi letterari che descrivono la città.
Intorno a queste esperienze, come nel 2009, si raccoglieranno molte altre iniziative: al Cedav verrà esposta la mostra d'arte “Indicazioni di v(u)oto”, come fertile propaggine della brillante e omonima manifestazione organizzata in estate a Saturnia sul tema dell'identità e della cultura; nella sede dell'associazione Eventi verranno allestite decine di opere di mail art spedite da tutto il mondo e alla Chiesa dei Bigi, grazie all'associazione Arte Invisibile, un fantomatico esploratore proveniente dal futuro ci mostrerà la sua collezione di disegni sulla fauna di Grosseto. L'associazione AGAF occuperà il sottopassaggio ferroviario di Via Sauro trasformandolo in galleria d'arte, mentre la Primavera Maremmana allestirà in sede una collettiva dei propri soci e la Pro Loco ospiterà i dipinti di Pietro Corridori. Inoltre, la Photodigital esporrà presso la sede della Circoscrizione Centro le foto di Tutti giù per terra, scattate con gli obiettivi posizionati a pochi centimetri dal suolo, e i writers di Arte Facto organizzeranno nella Piazza d'Armi del Cassero una performance di street art con DJ set.
Infine, anche tutti i cittadini di Grosseto saranno invitati a partecipare esprimendo la loro creatività: in ogni sede espositiva della manifestazione saranno messe a disposizione delle fotocamere usa e getta che potranno essere liberamente utilizzate per riprodurre le personali visioni della città, e che saranno esposte al Cassero il 24 settembre.
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