Mino Lorusso
La memoria è una qualità alta dell’uomo; una delle sue attività più importanti: crea la storia individuale; costruisce gli archetipi della specie, si sedimenta nella memoria collettiva. Ricco in memorie, l’uomo ha percorso vie diverse per tramandarle. Farlo con le immagini è stato il modo più antico: uno strumento di comunicazione immediata con il presente, una certezza di non oblio nel futuro.
Dieci artisti, ognuno con le proprie emozioni, affrontano la memoria-ricordo come tema portante. Andrea Abbatangelo sfrutta la sua creatività imponderabile affidando l’idea di memoria - fragile ed evanescente come ali di farfalla - a chi diviene attento custode di un bene prezioso. Alessia Angelucci plasma un Dio alter ego del Cristo-uomo nel suo doloroso colloquio con l’intimità della rinascita. Caterina Ciuffetelli traccia con i suoi Langage piccoli segni, minute indecifrabili che affiorano come memoria di un antico, in cui nessuna discriminante verbale è ancora intervenuta ad illuminare il silenzio della memoria-immagine. Un atto d’amore verso se stessi e verso gli altri rende possibile la rinascita: così Valentina Crivelli restituisce gli intrecci di ricordi personali e memoria collettiva. Tamara Inzaina dedica all’uomo lo sforzo per non dimenticare l’Uomo, mentre le nostre vite colorate sembrano trascurare i valori veri su cui si costruiscono. Emanuela Petrini, memore del mondo surreale in cui viviamo, permette con la sua opera di fluttuare “senza trucchi” in mondi ideali impregnati di concreto. Elisabetta Pizzichetti come sempre stupisce con l’eleganza del suo minimalismo: le sue ombre, fatte di Essenza, si stagliano come le Idee a cui l’Anima attinge nella sua pre-esistenza, permettendo all’Uomo di riconoscere il reale. Pronto a morire è il titolo dell’opera di Daniela Rogani, dove la fierezza del vivere nasce dal coraggio quotidiano di avere consapevolezza della propria fine. Rufus e Sergio Silvi, infine, con le loro opere, restituiscono l’intensità di uno sguardo, l’umanità di un volto, la forza di un sorriso, la memoria di un uomo. Importante per chi l’ha conosciuto, magnetico per chi non ha avuto questa fortuna, così essenziale per la vita altrui: don Fabio.
Marco Testa
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