personale di MARINA CALAMAI
8 marzo - 18 aprile 2012
Lungarno Guicciardini 19
Firenze
Dall’8 marzo al 16 aprile una interessante mostra alla Galleria del Palazzo Coveri, in Lungarno Guicciardini 19 a Firenze racconterà di Marina Calamai e del suo intrigante percorso artistico caratterizzato da una molteplice espressione iperrealista condotta su un unico soggetto: il dolce.
25 pezzi tra le più interessanti opere dell’ultima produzione dell’artista condurranno
lo spettatore in questa straordinaria avventura. La mostra comprende, oltre ai quadri sonori, sweet hats cappelli, cherry rings e foulard.
Il testo di presentazione è di Marco Testa.
comunicato stampa
Marina Calamai è una artista toscana, di Arezzo.Vive e lavora a Firenze.
Le opere di MARINA CALAMAI hanno la capacità di presentare in modo immediato e insolito temi comuni della vita quotidiana, attraverso i quali racconta come un dolce può essere interpretato, di volta in volta, come un raffinato anello da ammirare e indossare che può diventare appoggiato sul suo piedistallo una miniscultura. Un cappello può essere letto come un quadro. Un dipinto diventa un sound design.
La tecnica di realizzazione spazia dall’olio allo smalto, passando per la lavorazione di metalli preziosi, compresi anche legno, stoffe, dorature con carte da cioccolatino.
Tutte le opere sono pezzi unici.
I gioielli hanno una tiratura limitata.
Nei suoi lavori i quadri sonori sono in realtà dei racconti, degli spaccati di vita surreale.... ma non
poi così tanto però per chi, facendo parte della tribù del Cromosoma 4 - dove si pensa abbia sede il gene della golosità – viene continuamente assalito da fantasiosissimi pensieri incentrati sui dolci. Coloro, insomma, la cui mente viene messa in ginocchio dal Potere Glicemico possono capire, immedesimarsi ancora di più grazie al sound design.
Il lavoro dell’artista è frutto di una ricerca meticolosa, pieno di riferimenti storici e curiosi, che oltre che al gusto si interessa alla vista e all’udito. Marina riesce in maniera originalissima a sintetizzare la relazione tra arte culinaria e arte pittorica.
Calamai mette in scena un trionfo di abbondanza quasi sfacciata, i suoi lavori diventano un irresistibile oggetto del desiderio. Quasi misteriose immagini immerse in un'atmosfera immobile e silenziosa, i dolci di Marina Calamai vibrano sulle note di toni sapientemente modulati alla maniera delle seicentesche scuole lombarde ed emiliane, specializzate nel genere della natura morta, mettono in scena un trionfo“barocco-pop” di esuberante abbondanza, diventano l'altro volto rassicurante di una tradizione di pittura che prediligeva soggetti come cacciagione, pesci, fiori e frutti dalle specifiche connotazioni descrittive di un vero trattato di costume.
Un evento dentro l’evento, nell’ambito di Fuori di Taste: due rinomate aziende in campo dolciario e vinicolo hanno scelto la Galleria del Palazzo per la presentazione in anteprima dei loro prodotti il giorno della vernice della mostra.
Villa Marta by l’Osteria de L’Ortolano di Firenze con “Martarè anniversary”, la famosa torta di cioccolato in una versione tutta nuova - nel prodotto e nel packaging - in occasione di una data molto speciale: i 50 anni della ditta.
Cantina dei Colli Vicentini, azienda di Montecchio Maggiore in Provincia di Vicenza, per la quale la dottoressa Veronica Belli presenterà la degustazione di due eccellenti vini: lo Spumante Lessini Durello DOC e lo Spumante Recioto di Gambellara DOCG. Due prodotti di eccellenza per la marcata personalità che caratterizza il marchio della casa.
Presentazione Marco Testa
Se per i prodotti di Apple fu coniato lo slogan “Think Different”, che suggeriva un modo rivoluzionario di concepire il mondo della comunicazione tecnologica, Marina Calamai ci invita, con la mostra cake thinking, a pensare con l’ottica più dolce della nostra mente. L’ottimismo, dunque, di chi è però cosciente delle difficoltà, convinto che soltanto tramite la conoscenza si possa affrontare la vita in un modo migliore.
Le opere raccontano un mondo apparentemente gioioso, colorato, seduttivo. Del linguaggio POP l’artista utilizza i soggetti e le forme che spesso s’ingigantiscono proprio per allontanarle dal reale, creando dunque il “mito” del soggetto rappresentato. Ma rispetto alle sculture iconiche di Claes Oldenburg come Cake Floor e Burger Floor concepite per il MoMA nel 1962, nelle quali la critica al consumismo di una società ipernutrita è esasperata, nelle opere della Calamai si percepisce maggiormente l’aspetto seduttivo e surreale. Viene così spontaneo accostarle mentalmente a Il Divano - labbra di Mae West realizzato da Salvator Dalí su ispirazione di un suo stesso ritratto realizzato nel 1935.
Marina ci porta dentro una rivista culinaria, storicizzando le ricette e contaminandole con forme espressive contemporanee. L’effetto illusorio viene enfatizzato con profumi e suoni, sollecitando i cinque sensi dello spettatore, attirandone l’attenzione e allertandone il giudizio. Si è spinti, infatti, a cercare di capire cosa ci sia sotto la glassa: le opere iniziano a parlare. C’è sicuramente la gioia che ci riempie gli occhi nella preziosità di un gioiello, c’è la seduzione del pasticcino ancora da assaggiare, c’è il desiderio sublimato dell’attimo della scelta, c’è il senso di colpa per un peccato mai confessato.
Con le installazioni sonoro olfattive Chi vuol esser lieto sia e Il muffin che ti mangia, si spiega l’irrazionale relazione che c’è tra vittima e carnefice, di chi mangia o è mangiato, tutto raccontato con l’ironia di un’esperienza che l’artista ci invita a vivere.
D'altronde cosa sarebbe la vita senza ironia? Così si scopre che dietro quei dolci c’è la storia di un incontro appena “assaggiato”, il cui ricordo è leggero come un cappello, oppure di uno consumato, invece, fino all’ultima briciola.
Calamai ci svela le emozioni con le trasparenze di un tessuto, lasciando indizi in cui cercare.
La ricerca espressiva dell’artista è in costante evoluzione spingendosi sempre più verso il design, nonostante il soggetto resti monotematico nel tempo.
D’altronde è un percorso, senza scomodare quello di morandiana memoria, che sollecita lo spettatore ad andare oltre le immagini, che come le emozioni sono in un costante stato di mutevolezza.
Sono proprio quegli affetti della vita che le opere di Marina Calamai ci stanno raccontando, quelli che proviamo quotidianamente, anche solo per un intenso istante e che porteremo dentro di noi per sempre, come dopo un morso ad un bignè. Marco Testa
scheda tecnica
Titolo: cake thinking
Artista: Marina Calamai
Inaugurazione: giovedì 8 Marzo 2012 alle 18.30
Periodo:8 marzo – 18 aprile 2012
Orario : Mart. - Sab. 11:00-13:00 15:30:-19:00
Ingresso: gratuito
Realizzazione della mostra: Galleria del Palazzo-Coveri
Promosso e organizzata da: Galleria del Palazzo-Coveri
Presentata da: Marco Testa
Eventi durante la vernice : Degustazione vini spumanti Lessini Durello DOC e Recioto di Gambellara DOCG. offerti dalla Cantina dei Colli Vicentini
Presentazione in anteprima da parte di Villa Marta by Osteria de L’Ortolano la torta di cioccolato “Martarè anniversary” per festeggiare il 50° compleanno della ditta
Ufficio stampa: beatrice cifuentes sarmiento
Info: beatrice@galleridelpalazoo.com +39 055 281044
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