A cura di Maria Palladino.
La collettiva raccoglie opere ispirate al paesaggio veneto, tema dell’esposizione, e alla contemporaneità, e si propone di essere un omaggio alla città di Este e a tutta la regione, le cui bellezze naturali e eccellenze artistiche informano di sé l’operato e la poetica degli autori in mostra.
Terra ricca di corsi d’acqua, il fascino della laguna e del mare, il senso del mito e della storia locale, divengono protagonisti dei dipinti e delle sculture, così come boschi, rilievi e pianure, in cui l’atmosfericità dell’aria e i giochi di luci, ombre e riflessi fanno da comprimari.
Ciascun artista manifesta il suo personale rapporto e studio sulla forma e la materia della propria disciplina, con uno sguardo costante al tempo attuale e alla sua problematicità, in un dialogo che intesse un interessante confronto fra passato e presente, fra la concretezza dell’esperienza quotidiana e il vissuto interiore.
Stimolante confronto tra conoscenze e trascorsi artistici molto diversi, scopo della collettiva è coinvolgere lo spettatore in una sorta di viaggio immaginario attraverso i luoghi noti e amati interpretati e tradotti secondo ottiche e punti di vista che nelle similitudini fanno tesoro delle differenze.
Notiamo quali fili conduttori uno studio comune sugli effetti e sul trattamento del colore, che si esplicita in stesure materiche o gocciolature o si dissolve in abili trasparenze, lasciando al disegno la giusta parte, ovvero quella di definire, senza ingabbiare, le forme e le fattezze delle cose, le quali prendono sembianza e al contempo si stemperano nelle tonalità e nell’aria, lì dove in scultura la forma plastica cerca un rapporto con l’ambiente, come proprio della tradizione.
Differenti punti di vista danno adito ad interrogarsi, sull’importanza della tutela del territorio e del patrimonio storico ed artistico, ovvero dell’identità locale in rapporto alla frenetica mutevolezza della realtà attuale, proiettata verso indefiniti confini tecnologici e di sensibilità.
Quello che emerge come importante è il profilo umano di ciascuna soggettività artistica, che a suo modo e secondo il suo particolare mondo poetico, abilità tecnica, segno espressivo, mette in evidenza gli aspetti salienti dell’ambiente vitale, che hanno informato di sé e lasciato un segno indelebile nella sua arte.
Tutto ciò senza tralasciare un certo aspetto romantico e surreale, concettuale nelle creazioni, elemento che consente alla mente di spaziare e di non fermarsi alla materialità della superficie, ma di penetrarvi con l’intelletto e col cuore, al fine di coglierne aspetti reconditi, immaginarne ulteriori e inesplorate possibilità e inoltre ipotizzare e congetturare nuove e desiderabili visioni future.
Osserviamo una cura della resa prospettica e della profondità visiva che si esplicita attraverso la materia e il colore, secondo il retaggio culturale e artistico dell’illustre passato, ma anche una volontà di innovazione e il configurarsi di specifiche e ben definite caratteristiche che testimoniano dell’entusiasmo e della dedizione che ognuno dei protagonisti di questa rassegna pone nel proprio operato.
Una esposizione di sicuro coinvolgimento quindi, che collega passato e presente in un dialogo muto e appassionato il quale si esplicita grazie alla manifestazione più alta dello spirito umano, ovvero l’arte e la cultura.
03.07.2017 Maria Palladino
La mostra resterà visitabile fino al 30 luglio.
Orario di apertura: lunedì – venerdì, dalle ore 17,00 alle 21,00.
Sabato: dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 17,00 alle 21,30.
Domenica: dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 17,00 alle 21,00. Ingresso libero.
Per informazioni:
Comune di Este - Piazza Maggiore 6, 35042 Este (PD)
Tel.: 0429 617511 // Fax: 0429 600632
polisportello@comune.este.pd.it
Maria Palladino
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