La mostra prende avvio dalla riflessione dell’artista sul concetto di “resilienza”. Il termine si riferisce originariamente, in ingegneria, alla capacità di un materiale di mantenere, nonostante subisca una pressione che lo deforma, le sue proprietà iniziali.
Quando si parla di resistenza umana si afferma la capacità di un individuo o di un sistema sociale di vivere bene e di svilupparsi positivamente, nonostante le difficili condizioni di vita, di esserne anzi rafforzati e trasformati. Nonostante l’interesse scientifico per esso sia molto recente, probabilmente la resilienza in quanto realtà umana è antica quanto la stessa umanità.
Le crisi sono conflitti ad alta intensità, e quindi con un elevato potere di trasformare individui e società. Alla luce della resilienza, invece, i conflitti sono la base dello sviluppo, e quando appaiono essi annunciano crescita e trasformazione. Si tratta quindi di un potenziale umano che, attivato, è capace di superare la paura e ha la forza di trasformare il trauma in un’opportunità di crescita, di superare le difficoltà ed uscirne rafforzati.
Il lavoro e la vita dell’artista rientrano perfettamente in tale contesto.
L’inaugurazione sarà accompagnata da letture di vari testi sul concetto di resilienza, tra cui quello di Toni Maraini dal libro “Sala 1 Mémoires”, interpretati per l’occasione dall’attore Biagio Pelligra.
Alcune opere della stessa artista saranno visitabili presso Sala 1 dal 21 maggio al 15 giugno 2015.
Cosetta Mastragostino vive e lavora a Roma. Ha partecipato a numerose mostre personali e collettive in Italia e all’estero (tra le altre a San Francisco, Buenos Aires, Parigi). Ha collaborato con Sala 1 come artista e curatrice in varie occasioni, come nel 2005 per la 51. Biennale di Venezia all’interno dell’evento “Già e non ancora. Artisti per la liturgia oggi“. Nel 1998 vince due concorsi nazionali per la realizzazione di opere d’arte (legge del 2%).
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