in collaborazione con il Comune San Donato Milanese
“A MARGINE DI...”
Francesco Biondo, Giuliana Cioffi, Cinzia Fantozzi, Elisabetta Ferrario, Ilenia Ziliotto
con la partecipazione dell’artista congolese Silver Malonga
Spazio Espositivo Cascina Roma
San Donato Milanese, Piazza delle Arti
28 ottobre – 15 novembre 2016
Vernissage, venerdì 28 ottobre dalle ore 18.00 alle 20.00
con introduzione di Adriano Pompa e di Chiara Papetti,
Assessore alla Cultura del Comune di San Donato Milanese
Ore 18.30 intermezzo musicale con
Monica Mariani (voce) e Claudio Tarantola (pianoforte)
Andare oltre al ruolo marginale cui troppo spesso l’arte contemporanea è relegata. Perché a volte, proprio da quel margine, si possono avere prospettive più interessanti.
E’ questo l’intento espositivo della mostra collettiva “A MARGINE DI...”, organizzata dall’Associazione Art Marginem di Milano in collaborazione con il Comune di San Donato Milanese, che si svolgerà allo Spazio Espositivo Cascina Roma di San Donato Milanese dal 28 ottobre al 14 novembre e che verrà inaugurata venerdì 28 ottobre alle 18.30 da Adriano Pompa e Chiara Papetti, Assessore alla Cultura del Comune di San Donato Milanese.
L’esposizione, patrocinata dal Comune di San Donato Milanese e dalla Città Metropolitana di Milano, presenta circa quaranta opere tra sculture e dipinti realizzate da cinque artisti italiani Francesco Biondo, Giuliana Cioffi, Cinzia Fantozzi, Elisabetta Ferrario, Ilenia Ziliotto, e dall’artista congolese Silver Malonga, rifugiato politico in Italia dal 2004 presso il centro di accoglienza “Casa di Betania” di Rozzano.
La mostra vuole dunque essere una riflessione attenta sulla particolare condizione di marginalità che vive oggi una parte dell’arte contemporanea, riflesso a volte di una stessa marginalità umana ed esistenziale: un essere ai margini che può rappresentare tuttavia un punto di vista privilegiato, dal quale esprimere un parere, una valutazione o anche soltanto un’emozione profondamente differente ma non per questo meno valida o pura: un’ammissione implicita nel riconoscere che ciò che sembra così lontano, “ai margini di...” appunto, in realtà può rappresentare il cuore profondo di una situazione, di una città, di un uomo.
Ecco perché ogni opera esposta, nel suo sottotitolo, farà riferimento ad una sua posizione che sta, appunto "a margine di…” come ad esempio “a margine del silenzio”, “a margine del caos” ...
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