REGOLAMENTO
1. Tema. L’argomento del concorso è la “Lettera alla madre” di Salvatore Quasimodo. (vedi all. B). L’artista potrà commentare con disegni e illustrazioni di varia tecnica i tanti motivi che sono enunciati nei versi quasimodei.
2. Specifiche tecniche degli elaborati. L’opera dovrà essere realizzata su foglio di carta o altro supporto leggero con una misura massima, sul lato più lungo, di cm 42, pari cioè al formato A/3. Si prega di evitare immagini oscene, razziste o violente.
3. Invio delle opere. Si partecipa con una sola opera la quale dovrà pervenire in file elettronico, formato PDF o JPEG con una risoluzione di 300 dpi, entro e non oltre il 30 marzo 2015 al seguente indirizzo mail gierresiracusa@yahoo.it (con oggetto: Concorso di Grafica e illustrazione), con allegata la scheda di partecipazione compilata in tutte le sue voci (vedi all. A).
4. Selezione. Tutte le opere inviate verranno sottoposte a una giuria qualificata la quale procederà alla selezione di 25 opere. Le opere selezionate verranno esposte per dieci giorni nei locali della Galleria Roma, a Siracusa, presumibilmente nella seconda metà del mese di maggio. Per accedere alla selezione non si versa alcuna quota. Solo chi verrà selezionato verserà la quota di euro 25,00 per contribuire alle spese di allestimento e disallestimento mostra, pieghevole, cartolina e locandina, pubblicità, curatela, spese di segreteria e altro. Gli autori selezionati saranno avvertiti per e-mail.
5. Spedizione. La spedizione delle opere selezionate, è a cura dell’artista. I lavori, ben confezionati, dovranno pervenire entro la data che sarà successivamente indicata ai soli artisti selezionati. La Galleria non assume alcuna responsabilità per ritardi, mancate consegne o danneggiamento delle opere. A conclusione della mostra le opere saranno rispedite a cura della Galleria ai rispettivi autori con spese di spedizione a loro carico. Le opere potranno essere, altresì, ritirate in galleria entro il quindicesimo giorno dopo la chiusura della mostra. Le opere non ritirate entro i termini indicati resteranno di proprietà dell’organizzazione che potrà, a sua discrezione esporle e venderle.
6. Accettazione delle norme. La partecipazione alla selezione sottintende la piena accettazione delle norme contenute in tutti gli articoli del presente invito.
7. Promozione dell’evento. La mostra verrà inserita fra gli eventi più importanti di Galleria Roma e promossa attraverso una serie di iniziative pubblicitarie quali: locandine, depliant, rete Internet, stampa, giornali on line, radio e TV locali.
8. Giuria. La giuria che procederà, a suo insindacabile giudizio, alla selezione delle opere da esporre, è così composta:
Angelo Cassia, pittore
Corrado Di Pietro, scrittore e presidente di Galleria Roma
Carlo Morrone, editore
Salvatore Rapisarda, architetto e storico d’arte
Nino Sicari, docente di materie artistiche
La segreteria del Premio è affidata a Lisa Barbera di Galleria Roma.
9. Quota di Partecipazione e contatti. Gli autori delle opere selezionate saranno avvisati telefonicamente o per e-mail. Subito dopo dovranno effettuare il versamento di euro 25,00 tramite Bonifico Bancario n. IT76L0200817108000102724578 intestato a Galleria Roma Siracusa, con la seguente causale: Contributo di segreteria - Premio di grafica e illustrazione. Effettuato il versamento si prega di inviare - via mail - la fotocopia dello stesso o della ricevuta a gierresiracusa@yahoo.it Per chiarimenti o altre informazioni si prega di far riferimento al suddetto indirizzo e-mail o telefonare alla segreteria cell. n. 328 3067357.
10. Responsabilità. Il concorrente si rende responsabile in merito all’originalità dell’opera. L’organizzazione, pur assicurando la massima cura delle opere pervenute, non assume alcuna responsabilità concernente eventuali furti o danneggiamenti che le opere possano subire.
11. Privacy. La partecipazione al concorso implica l’incondizionata accettazione da parte dei concorrenti del presente bando e il consenso per l’utilizzo dei propri dati personali di cui al D,lgs 196/2003 sulla tutela dei dati personali.
All. A
SCHEDA DI PARTECIPAZIONE
Cognome e Nome _________________________________________________________
Nato a ________________________il__________residente a _________________________
Via e numero civico ___________________________ c.f._______________________________
mail ________________________________ recapito telefonico_____________________
cell _____________________________
Titolo dell’opera ……………………………..
Supporto ……………………..
Misure …………………….
Tecnica ……………….
Data ………….. firma ……………….
All. B
Lettera alla madre
La nona poesia della raccolta “La vita non è sogno” del 1948 di Salvatore Quasimodo esprime il valore poetico della gratitudine verso la madre che vive sola e lontana. Il poeta ricorda la sua terra e la confronta con quella dove risiede e soprattutto dà un ritratto dolcissimo della madre ringraziandola per il dono insostituibile dell'ironia che lo «ha salvato da pianti e da dolori».
«Mater dolcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono
in pace con me, ma non aspetto
perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi
come tutte le madri dei poeti, povera
e giusta nella misura d'amore
per i figli lontani. Oggi sono io
che ti scrivo.» - Finalmente, dirai, due parole
di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto e
alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore
lo uccideranno un giorno in qualche luogo. -
«Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
di treni lenti che portavano mandorle e arance,
alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze,
di sale, d'eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
questo voglio, dell'ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccare l'orologio in cucina che batte sopra il muro
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dolcissima mater.»
Salvatore Quasimodo
SALVO MONICA
Artista di grande spessore culturale e uno dei più noti scultori siciliani del secondo novecento, Salvo Monica, (Ispica 1917 - Siracusa 2008) ha iniziato ad operare, a soli quindici anni, a Siracusa presso lo studio dei fratelli Assenza presso la “Fontanina” di piazza Duomo.
A diciotto anni si è trasferito a Roma, ove ha frequentato la Scuola d'Arte della Medaglia di Roma e, nello stesso periodo, il corso di nudo presso l'Accademia di San Luca. Rientrato in Sicilia dopo la guerra, nella quale ha speso più di cinque anni, dal 1944 al 1950 ha insegnato Scultura e Disegno presso la Scuola Statale d'Arte di Siracusa e poi, fino al 1978, Educazione Artistica nelle Scuole Medie Statali. Sue opere di scultura si trovano, oltre che in collezioni private, sulla facciata della Cassa Centrale di Risparmio V.E. di Siracusa, sulla facciata della Chiesa del Seminario di Catania, all'Ospedale S. Marta di Catania con un gruppo bronzeo, nella piazza Maria Josè di Ispica, nel Museo di Noto e in quello di Recanati, nel Chiostro del Convento di San Giovanni a Siracusa, in alcune chiese e cimiteri della Sicilia orientale, nel Palazzo Bruno di Ispica (con sale personali).
Salvo Monica è autore di numerose opere di grafica fra cui ricordiamo l’imponente opera di illustrazioni che riguardano le Sacre Scritture. Inoltre ha pubblicato anche numerosi libri di poesia.
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