una frase che sembra spiegare chiaramente il forte legame esistente tra arte e
sogno, un rapporto istintivo che nasce dall’esigenza primordiale dell’artista di dar
libero sfogo al proprio inconscio, che proprio nell’arte come nel sogno emerge
spontaneamente senza limiti o costrizioni.
Un legame che talvolta è palesemente dichiarato, progettato, come nel caso dei
surrealisti ma che in altri casi si esplica in modo del tutto casuale ed istintivo,
risultante dal desiderio dell’artista di trovare nuovi linguaggi, nuove forme ed
immagini per imprimere una visione diversa sul mondo, alimentando ulteriormente
l’infinito dibattito su ciò che sia da considerarsi o meno arte.
Un’esposizione che si concentra, dunque, sull’arte come sogno, rappresentazione di
scene oniriche, mondi immaginifici, fantasy, surreale. Tutto ciò che va al di là della
razionalità… una mostra che intende dimostrare il potere evocativo dell’arte
fotografica, pittorica o scultorea, evidenziando come attraverso di essa si possa
intraprendere un viaggio magnifico verso l’infinito alla scoperta di immagini o
esperienze già vissute, di ricordi che riemergono dal nostro Io più profondo
rigenerandoci perché come affermava Shakespeare “Siamo fatti della materia di cui
son fatti i sogni e nello spazio e nel tempo d’un sogno è racchiusa la nostra breve
vita…”
ARTISTI: Silvia Baldacci/ Valerio Betta / Samoa Cocco/Vassilios Dragani /Alessandro Mandanici/Irene Perbellini / Ilaria Ranzato /
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