Oltre l'orizzonte, oltre lo sguardo, oltre il visibile. C'è un oltre per ogni cosa terrena e lo stesso concetto di "oltre" presuppone sempre un limite, un varco, un discrimine da superare e oltrepassare. Nelle opere pittoriche di Concetta Russo si entra nel discreto per superarlo attraverso modi e possibilità inattesi e inaspettati, lasciandosi trasportare dalla magia di un silenzio senza tempo né luogo. E' lo spazio dilatato dell'immagine che si fa materia e subito dopo spiritualità. In quelle figure spesso quiescenti e scivolate dolcemente in un volontario abbandono, sembrano vibrare le tensioni dei sensi e soprattutto le torsioni di un'anima inquieta. I cromatismi a volte accesi si stemperano in toni malinconici che virano talvolta al "notturno" anche in piena luce. Vi è nei dipinti della Russo, un sentimento del tempo che supera il tempo per farsi eterno vagare ed eterno divenire. Talvolta compare l'immagine di un animale ad accompagnare la figura in un percorso iniziatico come fosse un ciclo della vita o un suo aspetto peculiare e profondo, offrendo allo spettatore una lettura simbolica e a volte mistica dell'universo pittorico di questa artista. Se il disegno è forza espressiva ed energia, la pittura è quell'espediente alchemico che adotta l'artista per ricoprire l'opera con un velo di discreto, invitando ed esortando lo spettatore a sollevarlo per andare oltre quel discreto così da poter accedere ad un'altra dimensione più introspettiva e meditativa. Le vie che conducono alla vita vera, spesso non si dipartono dalla vita ma bensì dai suoi tanti anfratti, dalle sue tante ombre, dalle sue molteplici pieghe e risvolti, perciò occorre disporsi con gli occhi e soprattutto con la mente in uno stato d'animo che sia capace di seguire, di percorrere e attraversare le immagini. Perché le immagini sono un "medium", sono il tramite che stabilisce contatti e collegamenti tra ciò che è visibile e ciò che non lo è, tra ciò che è reale e ciò che non lo è, tra ciò che è apparenza e ciò che è essenza. E Concetta Russo lo sa.
Nella sua pittura c'è tutto un mondo di circostanze ed eventualità interiori ed esistenziali, sempre accennate e mai svelate, discrete quanto basta per provocare in chi guarda quelle opere la tentazione di superarle e raggiungerne la sostanza autentica e vera. Allora entrare nei dipinti della Russo è come entrare nel silenzio circospetto di un'elegia, lasciando che il pensiero si posi su ogni colore e tonalità, su ogni linea e forma, per sentire infine che vi è un'intelligenza del cuore che la ragione non conosce e che solo l'arte ci dischiude aprendoci al suo mistero. "Tutto ciò che non stringiamo a noi, non ce lo porta via il vento, ce lo porta via il mondo" (Milo Rossi),lo dice il poeta ed è una grande e profonda verità, perché ogni cosa preziosa anela ad ammantarsi di un alone di discreto, è per questo che le cose che contano e che restano nel nostro cuore, stanno tutte nascoste agli occhi del mondo. Concetta Russo è un'artista la cui sensibilità intima e pittorica, riesce ad entrare in sintonia con l'armonia segreta di quelle cose preziose che non hanno voce, dando loro un volto ed una forma che poi il suo pensiero illumina rendendole vive e visibili. E' questo uno degli enigmi dell'esistenza : la realtà .Essa è soltanto un intreccio di Invisibile e di ingannevoli apparenze, ma quanto più sarà capace di andare oltre il discreto, tanto più si avvicinerà al reale. In questo senso, ogni opera della Russo ci trasporta davanti a ciò che abbiamo di più familiare e consueto, con l'intento preciso di farci scoprire subito dopo che è anche ciò che abbiamo di più estraneo e sconosciuto. Tutto ciò che non è dato sapere in questo mondo, un'artista come la Russo, lo immagina e lo realizza, rendendolo possibile nel proprio mondo.
Maria Rita Montagnani
(critico d'arte/curatore indipendente)
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