I GRANDI DI PERSIA (9 - 20 ottobre 2016, Fondazione Mazzullo, Palazzo Duchi Santo Stefano,Taormina).
Mostre, Messina, Taormina, 09 October 2016
La mostra "I grandi di Persia" accoglie le opere di quattro giovani artisti persiani: Amir Sabet Azar, Vishka Sabet Azar, Rasta Safari e Haniye Reyhani. La collettiva è stata presentata da Vittorio Sgarbi, che ha rintracciato nelle opere dei quattro artisti un impianto accademico, moderno e contemporaneo, legato all'attualità della storia, con rimandi alla lezione ornata del Rinascimento. Nel corso dell'inaugurazione il curatore della mostra - il collezionista iraniano, Behnam Fanaeyan - ha illustrato il tema fondante della rassegna. E cioè la condizione della donna, nel nostro tempo. Rino Cardone, critico d'arte e giornalista, ha tracciato, prima, un breve excursus dell'attività espositiva dei quattro artisti (con mostre a Dubai e in Armenia, Australia e Azerbaigian) e, poi, ha intervistato lo storico dell'arte Vittorio Sgarbi, denunciando la condizione delle minoranze, sociali e religiose, in Iran: in particolare dei Bahá'í. Hanno preso parte all'inaugurazione: il sindaco di Taormina, Eligio Giardina e il presidente della Fondazione Mazzullo, Alfio Auteri. Dalle opere dei quattro artisti Amir Sabet Azar, Vishka Sabet Azar, Rasta Safari e Haniye Reyhani, traspare un intenso lirismo e un ciclo epico che rimanda all'antica Persia e all'India.

Biografie dei 4 artisti:

HANIYE REYHANI è nata in Iran nella città di Gonabad il 6 Aprile 1987. Si appassionò subito alla pittura così, all’età di 19 anni decise di frequentare Università d’Arte di Zahedan. Dopo il conseguimento della laurea si impegnò a partecipare a diverse mostre in città importanti come Tehran e Mashad. Molte sue opere sono il ritratto dei suoi ricordi privati e dei sentimenti perduti dell’infanzia, i quali inducono l’osservatore ad una certa nostalgia. Queste tele, influenzate da un viaggio culturale in India, presentano colori caldi, chiari e luminosi.

VISHKA SABET AZAR la più grande (realista) è nata in Iran nella città di Mashad 28 anni or sono. All’età di 13 anni, incoraggiata dai genitori, si scrive ad un corso di pittura e dopo all’Accademia d’Arte, nella quale ha incominciato la sua attività artistica vera e propria. Il suo interesse per la filosofia e la letteratura dell’ottocento l’hanno indirizzata verso temi di tipo sociale, quali le donne, rappresentate nella maggior parte delle sue opere. L’uso di tecniche originali, le diverse tonalità di colori e le creazioni di stili diversi, caratterizzano le sue opere pittoriche. A causa di limiti e di vari motivi già citati, in particolare la sua visione sull’arte, non ha mai voluto presentare le sue opere in nessuna mostra in Iran; ma esse sono state al centro dell’attenzione di diversi collezionisti mondiali che compravano anche prima della realizzazione totale dell’opera.

RASTA SAFARI è nata in Iran nella città di Mashad il 2 settembre 1988. All’età di 15 anni frequenta un corso di pittura e dopo decide di iscriversi all’Accademia d’Arte, all’Università di Zahedan. Dopo la laurea si è impegnata a partecipare a diverse mostre, sia individuali che di gruppo, in città importanti come Tehran, Mashad e Zahedan. Alcuni dei suoi lavori intitolati – Le realtà nascoste del mio interno – come descrive lei stessa, sembrano inquietanti, inducendo lo spettatore ad una sensazione misteriosa, grazie ai suoi colori.

AMIR SABET AZAR è nato in Iran nella città di Mashad il 6 ottobre 1981. Già da piccolissimo mostrava il suo interesse per la pittura e all’età di 12 anni ha frequentato un corso di pittura presso un istituto privato di Arte. Dopo qualche anno con l’incoraggiamento dei suoi maestri, che credevano molto in lui decide di iscriversi in Università di Mashad. E’ in quell’ambiente che ha perfezionato le sue conoscenze accademiche ed ha incominciato a creare le sue prime opere. Non gli è stato mai concesso da parte delle Autorità il permesso di partecipare alle mostre pubbliche, però fuori dal suo Paese, le sue opere hanno suscitato grande interesse con un gradevole successo. Gran parte dei suoi lavori sono caratterizzati da un mix di colori, calligrafie persiane e spiritualità , che indicano un’attesa infinita,un ritmo sereno, quasi di danza. Le sue opere fanno parte della raccolta di diversi collezionisti specialmente nel mondo orientale.

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