orario: lun- ven. 17 - 20. sabato e tutte le mattine su appuntamento - dom. chiuso
biglietti: ingresso libero
vernissage: 23 febbraio 2015. ore 18.00
curatori: Anna Soricaro
autori: Luisa Albert, Michele Carminati, Massimo Divenuto, Andrea Ortuno
patrocini: Fondazione Giuseppe De Nittis
genere: arte contemporanea, collettiva
comunicato stampa: Un passo di Alejandro Jodorowsky tratto da 'La danza della realtà' diviene spunto per un'esposizione d'arte. Gli artisti nel loro mondo sono liberi di affidarsi alla volontà: se solo tutti nella realtà riuscissimo ad avere il coraggio di essere liberi, di svincolarci dai sistemi forse molto cambierebbe, non solo i pensieri. In fondo, l'arte è lo spazio consentito a chi crea per esprimersi come meglio crede, per vivere come in un sogno reale, 'lucido' appunto, in cui tutto diviene libera espressione. Un confronto artistico vivace e serio insieme in cui ritratti e figurazione libera dai sistemi si affiancano. Due sale diverse per perdersi in una figurazione troppo diversa, come la verità, come la libertà. Quattro i prescelti: Luisa Albert, Michele Carminati, Massimo Divenuto, Andrea Ortuno che straordinariamente vivono il loro sogno artistico con lucidità, con la brillantezza della sapienza di una passione che riesce a muoverli e farli crescere. Luisa Albe rt predilige due figure simboliche tratteggiate per intero sapientemente nei toni oscuri in cui eleganza, classe e maestrìa si confrontano con le opere geniali di Andrea Ortuno nella cui arte emergono ritratti dal taglio e dalla tecnica mozzafiato. L'arte di Ortuno non è qualunquismo nè convenzionalità, è tecnica a spatola dottamente calibrata, è innovazione e stravolgimento della consueta trattazione figurativa. Poi tutto sconfina nei limiti meno imposti di una figurazione più concettuale ed altamente contemporanea come quella di Massimo Divenuto che con grandi formati,colori vivaci e stracci di giornali inquadra la quotidianità ,il vissuto e con grande determinazione si confronta con l'arte spregiudicata di Michele Carminati che tratteggia la contemporaneità facendo in modo ce l'arte diventi terapeutica attraverso informalità e concettualità. Un'esposizione molto particolare, concettuale e ricca di sensi e perchè dove il confronto è palese e davvero si crede di essere in un sogno oscuro ma lucido dove il sogno sono la grandiosità dei ritratti e la lucidità è lo schianto di chi fa arte figurativa parlando delle problematiche di oggi. [.] Se la realtà è come un sogno, dobbiamo agire senza subirla, così come facciamo in un sogno lucido, ben sapendo che il mondo è quello che crediamo che sia. I nostri pensieri attraggono i loro simili. Verità è quello che è utile, non soltanto per noi ma anche per gli altri. Tutti i sistemi che in un momento ben preciso sono necessari,in seguito diverranno arbitrari e noi abbiamo la libertà di cambiare sistema. La società è la risultante di quello che lei crede di essere e di quello che noi crediamo che sia. Possiamo cominciare a cambiare il mondo cambiando i nostri pensieri". Alejandro Jodorowsky La danza della realtà, 2006
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