“Il kintsugi (金継ぎ), letteralmente "riparare con l'oro", è una pratica giapponese che consiste nell'utilizzo di oro o argento liquido o lacca con polvere d'oro per la riparazione di oggetti in ceramica, usando il prezioso metallo per saldare assieme i frammenti. La pratica nasce dall'idea che dall'imperfezione e da una ferita possa nascere una forma ancora maggiore di perfezione estetica e interiore.”
Occultare o esaltare la storia della ricomposizione?
Quando l’unicità, l’inviolabilità e la sacralità del corpo intero vengono profanate, bisogna aver cura anche dei frammenti.
Performance meditativa e indagatrice invéstiga circa l’esperienza della violazione del corpo, come lacerazione e come accettazione della perdita.
Alla ricerca del superamento dell’occidentale visione dicotomica del “o intero o rotto”, le performers creano uno spazio che delimita questo confine, ispirate da opere su carta realizzate dall’artista Leonardo Ciofini.
Inviteranno il pubblico a vivere l’esperienza di riorganizzazione nuova della ferita.
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