Mostre, Foggia, 13 January 2009
Partendo dalla destrutturazione di oggetti ormai in disuso, relegati dalla società consumistica a far parte della storia nei nostri ricordi, con tecniche di assemblaggio a freddo, evidenzia la capacità espressiva ed emotiva dei vari materiali ad unirsi armonicamente tra loro.
Il risultato è una serie di composizioni dinamiche che testimoniano la dipendenza della tecnologia nel nuovo essere umano.
Diretto e sincero nel far emergere tutti gli incubi contemporanei e metropolitani, dall'inquinamento ambientale al bisogno di riciclaggio, dai fatti di cronaca all’emigrazione, dal consumismo alla perdita di ideali; l’artista usa l’arte della pittura come comunicazione e denuncia dei malesseri socio-ambientali.

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