I riferimenti sono piccoli particolari: interni ed esterni, tagli prospettici, oggetti e luce, inventariati in intime pitture ad olio; una stratificazione di campiture cadenzate, ritmi di pieni e di vuoti che dallo spazio si spostano alla tela per poi aprirsi ad un immaginario affettivo. Quella di Antonucci è una pittura libera ma attaccata alla polvere del passato, ai riferimenti culturali di un secolo, il 900. Ritrova e rinnova la natura morta, sottraendola a concettualismi e svincolandola da schemi estetici o accademismi esecutivi. La tavolozza primitiva, basata principalmente su declinazioni pastello e terre trasparenti si ravviva di sapienti cancellazioni o addizioni di tonalità pura.
I riferimenti sono piccoli particolari: interni ed esterni, tagli prospettici, oggetti e luce, inventariati in intime pitture ad olio; una stratificazione di campiture cadenzate, ritmi di pieni e di vuoti che dallo spazio si spostano alla tela per poi aprirsi ad un immaginario affettivo. Quella di Antonucci è una pittura libera ma attaccata alla polvere del passato, ai riferimenti culturali di un secolo, il 900. Ritrova e rinnova la natura morta, sottraendola a concettualismi e svincolandola da schemi estetici o accademismi esecutivi. La tavolozza primitiva, basata principalmente su declinazioni pastello e terre trasparenti si ravviva di sapienti cancellazioni o addizioni di tonalità pura.
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