Uomo qualunque = noia, omologazione, colori pastello, azioni prevedibili. Mario Rossi cambia d'abito e ci sorprende con storie bizzarre e colorate delle quali le opere esposte sono un istantanea. Il prima e il dopo sono a carico dell'osservatore.
"Attraverso questa visione l'autore pone l'osservatore difronte ad una questione estetica contraddittoria e legata a giudizi morali storicizzati e di genere. Lo sfondo anonimo decontestualizza e carica di significato l'azione immobile e l'espressione del soggetto, anch'essa in apparente contraddizione con la storia raccontata dal titolo dell'opera stessa"
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